PIANOPOLI. (il quotidiano 23.02.2010 a firma franco falvo) Un no secco e deciso contro la criminalità è partito ieri mattina da Pianopoli, un piccolo comune in provincia di Catanzaro preso ultimamente di mira dalla criminalità organizzata. Un consiglio comunale aperto organizzato dal sindaco di Pianopoli in seguito al verificarsi di una serie di eventi che hanno investito privati cittadini ed amministratori comunali. L’ultimo di questi ha preso di mira il sindaco al quale gli hanno bruciato l’automobile dopo aver subìto in passato anche altri attentati intimidatori. Un consiglio comunale al quale ha dato la sua adesione il deputato calabrese Marco Minniti, che conosce bene la situazione in Calabria per quanto riguarda la criminalità, un consiglio al quale hanno aderito numerosi rappresentanti istituzionali tra i quali il consigliere regionale Pierino Amato e Damiano Guagliardi e i due consiglieri provinciali Franco Amendola ed Enzo Bruno. Numerosa anche la presenza di sindaci, tutti a Pianopoli per esprimere solidarietà al primo cittadino e per denunciare questa serie di eventi che stanno colpendo tutto il circondario creando sfiducia e paura nei cittadini, negli operatori economici e negli amministratori. L’ultimo fatto sabato scorso ai danni di un azienda che produce acque minerali nel confinante comune di Feroleto Antico letteralmente distrutta da un incendio doloso con tutte le conseguenze possibili sul piano occupazionale. E ad esprimere solidarietà a Gianluca Cuda i sindaci di Feroleto Antico, Curinga, San Pietro a Maida, Martirano, Maida, Jacurso ed il sindaco di Lamezia Gianni Speranza che in rappresentanza dei suoi colleghi ha espresso parole di incoraggiamento a Cuda sottolineando anche la situazione della vicina città di Lamezia dove continuamente ci si trova a lottare con episodi simili e dove lui stesso in prima persona ha ricevuto più volte minacce ed intimidazioni. Massiccia anche la presenza di forze dell’ordine rappresentate dal capitano della compagnia dei carabinieri di Lamezia Terme Stefano Bove e da quello della caserma di Pianopoli luogotenente Carmelo Carchidi ma anche rappresentanti della polizia di Stato e della finanza. Significativa anche la presenza del parroco di Pianopoli Mons. Tommaso Buccafurni il quale ha portato i saluti del vescovo, ha parlato di unire tutte le forze presenti sul territorio e che ognuno deve assumersi le proprie responsabilità come cittadino. Ognuno – ha proseguito- nel proprio ruolo sociale deve contribuire ad educare la società senza delegare agli altri. Anche la Chiesa vuole l’unione e la partecipazione attiva della collettività ai problemi di solidarietà ed ogni istituzione, ha il dovere di educare per preparare i futuri cittadini alla legalità. Impegno quindi e responsabilità individuale. Appassionato anche l’intervento di Gianluca Cuda che si è basato sui chiarimenti dei fatti all’onorevole Minniti sottolineando che il consiglio comunale era stato organizzato prima ancora dell’intimidazione alla sua persona e che quello che è successo può essere stato un tentativo di scoraggiare l’organizzazione di questo consiglio. Ha concluso il suo intervento sottolineando di cole la prima volta, su un argomento di una certa importanza, sia la maggioranza che l’opposizione, sono stati tutti solidali nel firmare un documento di denuncia contro la criminalità e contro chiunque attenti alla tranquillità di questo territorio.
FRANCO FALVO