FEROLETO ANTICO. (il Quotidiano della Calabria 03.03.2010 a firma Franco Falvo). Presto il santuario di Dipodi sarà rimesso a nuovo grazie ad un contributo economico di 280 mila concessi dalla regione Calabria alla Curia lametina. La notizia è stata comunicata dal rettore del santuario don Pino Fazio il quale ha spiegato sommariamente in che consisteranno questi lavori. In effetti – ha spiegato il rettore – è in itinere un progetto di restauro della chiesa del santuario di Dipodi che a breve sarà realizzato e che prevede l’esecuzione di una serie di interventi che dovrebbero, tra l’altro, diminuirne il grado di vulnerabilità sismica e farle riacquisire alcune delle caratteristiche architettoniche preesistenti. Il progetto prevede principalmente delle operazioni di natura strutturale mirate ad aumentarne il grado di sicurezza, sia in condizioni statiche (non sismiche) che sotto terremoto. Accanto a queste – ha proseguito il parroco nelle sue spiegazioni – si vorrebbe poi ripristinare la copertura lignea, le finestre di navata, l’arco trionfale. Sono poi previsti degli interventi di finitura ed altri di natura impiantistica. Per eseguire i lavori interni, particolarmente utile è tornato il disegno di fine Settecento – inizio Ottocento che si ritrova sul libro che narra la storia del santuario di Dipodi e dal quale è stato possibile estrapolare alcune informazioni stilistico-architettoniche, poi confermate da alcune “memorie storiche”, caratteristiche dell’impianto post terremoto del 1783. Comunque a breve dovrebbero iniziare i lavori i quali daranno maggiore splendore a questo edificio sacro tra i più antichi della regione. Pertanto don Pino Fazio con molta soddisfazione ha ringraziato i progettisti che hanno lavorato nella realizzazione del progetto e tra questi l’ingegnere Antonio Greco mostrando molta attenzione all’aspetto storico di questo luogo sacro, un luogo che ha oltre mille anni di storia e che è spesso sede di ritrovi religiosi e spirituali non solo da parte delle parrocchie della diocesi ma da tutta la Calabria. Inoltre – ha ricordato ancora don Pino nel ringraziare anche il vescovo per il suo interessamento- nell’area del santuario dovrà essere costruito anche un monastero grazie alla presenza di alcune suore benedettine che attualmente sono ospitate nella casa che sorge in adiacenza del muro laterale del santuario. Dunque una serie di interventi che mirano a dare al santuario ancora più splendore ed importanza in un area della Calabria centrale. FRANCO FALVO