il vicepresidente del partito per il sud Michela Ladisa
FEROLETO ANTICO. Tantissima gente ha preso parte al convegno “Il federalismo e la Calabria: Essere amministratori nel Mezzogiorno” coordinato dal giornalista Franco Falvo ed organizzato dall’amministrazione comunale di Feroletto Antico – assessorato alla cultura in collaborazione con il partito per il Sud e che si è svolto sabato scorso a Feroleto Antico nella centralissima piazza Mangani. Un convegno dal tema molto attuale che ha posto in evidenza una serie di difficoltà che si trovano ad affrontare oggi gli amministratori del sud. Numerosa è stata soprattutto la rappresentanza di responsabili del partito per il Sud che ha visto scendere da Milano il presidente nazionale Domenico Iannantuoni e dalla Puglia il vicepresidente Michele Ladisa i quali hanno sottolineato, con toni duri ed accesi, che il sud non può continuare ad essere emarginato e trattato male dal governo centrale.
il pubblico presente nella piazzetta
E lo stesso Iannantuoni ha spiegato che il partito per il sud è nato nel 2000 e propone un sistema politico nuovo per la crescita di quei territori lasciati allo sbando. La differenza tra “del sud” e “per il sud” – ha spiegato – stà nel fatto che non siamo un partito su base territoriale ma ci rivolgiamo a tutti i meridionali, compresi quelli che sono immigrati al nord e che costituiscono circa il 65% della popolazione e che producono la maggior parte della ricchezza del Paese. Il nostro obiettivo – ha spiegato – è di riconsegnare al mezzogiorno quello che ci spetta. Tra i presenti anche il sindaco di un comune della provincia di Lecco, Emilio Zangari, il quale si è soffermato su una serie di eventi che non fanno altro che penalizzare e denigrare il mezzogiorno d’Italia non solo sotto il profilo economico ma anche sotto quello culturale.
l'intervento del sindaco Rocchi
A tal proposito ha fatto riferimento all’apertura a Torino del Museo dedicato a Lombroso, museo aperto con finanziamenti pubblici in occasione dei 150 anni dell’Unità nazionale che espone dei teschi di personaggi calabresi e tra questi il teschio del brigante Villella di Motta Santa Lucia; tutto ciò ha spiegato l’assessore comunale non fa altro che contribuire a creare spaccature tra nord e sud allorquando – ha chiarito- si ufficializza l’apertura di un museo di un macabro genocidio ad opera di personaggi del sud ritenuti mafiosi o colpevoli di particolari crimini. Sono seguiti gli interventi di altri rappresentanti del partito per il sud, presidenti di circoli locali quali quello di Cesare Stranges del circolo di San Mango d’Aquino e di Rita Astorino del circolo di Feroleto Antico i quali hanno manifestato la volontà a lavorare affinchè il sud sia sempre più garantito e meno sopraffatto e discriminato. Molto significativo l’intervento del sindaco di Feroleto Antico Giuseppe Rocchi il quale ha sottolineato di come il sud è sempre più penalizzato poiché lo Stato centrale non fa altro che attuare una politica discriminatoria nei nostri confronti. L’assessore alla cultura Ennio Falvo ha invece rimarcato l’importanza di organizzare convegni e di aprire discussioni su questi temi per portare a conoscenza dei cittadini le difficoltà che si incontrano ad amministrare nel sud e soprattutto nei piccoli centri come Feroleto Antico dove il più delle volte le iniziative vengono intraprese come volontariato senza alcun contributo ma con grossi sacrifici personali. Sono intervenuti anche Giovanni Astorino, consigliere comunale di minoranza, il già consigliere regionale Pietro Giamborino, l’imprenditore ed ex candidato a presidente della regione Pippo Callipo e Sandro Benincasa in qualità di responsabile dell’associazione Il Campo. Tra i presenti anche l’assessore comunale Giuseppe Gallo, l’assessore al comune di Lamezia Antonio Palmieri, l’avvocato Nicolino Panedigrano ed altri rappresentanti politici nonché imprenditori locali e rappresentanti di associazioni.
|