SERRASTRETTA. Una moltitudine di gente ha preso parte ai funerali di Giovanni Davide, il sedicenne deceduto nell’incidente stradale del venerdì santo all’incrocio fra via Cristoforo Colombo e via Aldo Moro di Lamezia Terme, e che si sono celebrati nella frazione di Accaria il giorno di Pasqua. Una Pasqua diversa dal solito per questa comunità, segnata da una tragedia che forse poteva essere evitata, una distrazione che ha costato la vita ad un giovane minorenne e che poteva concludersi con conseguenze molto più gravi. Il corteo funebre, molto composto e silenzioso, si è mosso alle ore 15,20 dall’ abitazione del giovane, sita in via del Progresso della frazione Accaria, dirigendosi verso la vicina chiesa dell’Immacolata. Sono stati i suoi amici, quelli con i quali trascorreva il suo tempo libero, a voler portare sulle spalle la piccola bara bianca mentre tutti gli altri ragazzi, disponendosi ordinatamente su due file, hanno portato i numerosi mazzi di fiori inneggianti alla vita quasi a voler simboleggiare la scomparsa prematura del giovane. Diversi gli striscioni affissi sui muri e scritti dai suoi stessi amici e compagni di scuola con frasi molto toccanti come “gli angeli erano invidiosi di un amico come te …ciao Giovanni. Ultras Accaria Galli” e “Una stella è salita in cielo. Giovy brilla per noi ti vogliamo bene i tuoi amici…”, tutti tesi a testimoniare l’affetto verso questo giovane il cui destino ha tragicamente stroncato la sua esistenza. Il corteo, al quale vi hanno aderito diverse autorità tra le quali i sindaci di Serrastretta, di Feroleto Antico e di Lamezia Terme, è giunto silenziosamente in chiesa dove ad accoglierlo c’era il parroco don Tonino Fiozzo. Inevitabile, all’arrivo della bara, uno scoscio di applausi ma anche tanta commozione. Troppo piccola la chiesa dell’Immacolata per contenere le numerose persone che hanno sentito di dover manifestare la loro vicinanza alla famiglia di Giovanni Davide, una famiglia di lavoratori molto stimata ed impegnata . Nel corso della funzione religiosa il parroco ha sottolineato di come la scomparsa di questo giovane parrocchiano costituisce per la piccola comunità di Accaria una grave perdita soprattutto perché Giovanni aveva davanti a sè una vita intera da vivere. Tuttavia il sacerdote, nel corso dell’omelia, dopo aver ringraziato i genitori di Giovanni, Vincenzo ed Ornella, per la loro dignità nell’affrontare questa tragedia, ha sottolineato che è un dovere della comunità manifestare la loro vicinanza a chi soffre confortandoli con la loro presenza e con la preghiera. Inoltre ha richiamato i genitori ad una maggiore responsabilità verso i loro figli, seguendoli nella loro crescita ed educandoli ad essere più responsabili nelle cose che fanno perché spesse volte a causare una tragedia – come quella che è capitata a Giovanni – basta solo una distrazione. A conclusione della funzione il corteo si è ricomposto per recarsi nel piccolo cimitero e dare degna sepoltura al ragazzo conosciuto per la innata e grande passione per le moto.
FRANCO FALVO