ACCERTATA LA PRESENZA DELL’ISTRICE NELLE CAMPAGNE DI FEROLETO ANTICO

ACCERTATA LA PRESENZA DELL’ISTRICE NELLE CAMPAGNE DI FEROLETO ANTICO

istriceQui di seguito pubblico un pezzo di Alessandro Mantuano che mi è giunto in redazione poco fa il quale sottolinea la presenza dell’istrice nelle campagne di Feroleto Antico, una presenza che  personalmente ho avuto modo di accertare avendone visto un esemplare qualche mese fa, di sera tardi, sulla strada che collega la frazione Galli a Feroleto centro. Ma la cosa più interessante a mio avviso  è che non solo l’istrice si stà intensificando nelle nostre campagne ma anche tanti altri animali selvatici come le volpi, i cinghiali, i ricci e persino il tasso ( anche in un esemplare di tasso mi sono imbattuto) . Un segnale positivo che ci permette di renderci conto che certe specie protette ancora sopravvivono a certe forme di inquinamento e di distruzione spesso causati dall’uomo. (Franco Falvo)
 “ACCERTATA  LA PRESENZA DELL’ISTRICE NELLE CAMPAGNE DI FEROLETO ANTICO. Durante una camminata lungo il fosso di Mario,tra le contrade Vignavecchia e Bonocampo, ho rinvenuto con grande stupore qualche decina di aculei di istrice, popolarmente chiamato porcospino.  Dell’istrix cristata, questo è il suo nome scientifico, già tre anni fa era stata accertata la presenza sulle montagne del Reventino, precisamente nel comune di Platania. La notizia aveva suscitato un certo scalpore. Infatti si tratta di una specie rara e della quale si temeva,  nel corso degli ultimi decenni,  la sua scomparsa dalla nostra regione a causa della riduzione del suo habitat naturale ad opera dell’uomo.

Stavolta la sua presenza è stata accertata in una zona in parte antropizzata, tra un uliveto e un bosco di querce, e questo fa ben sperare per il suo destino.

L’istrice è un curioso e innocuo roditore erbivoro, il più grande in Europa, facilmente riconoscibile in quanto il suo dorso e la coda sono ricoperti di aculei a bande bianche e nere, lunghi fino a trenta centimetri e di diametro variabile. Da qui anche l’appellativo popolare di “porcospino”. Abita la macchia mediterranea spingendosi fino ai novecento metri di quota. Di abitudini notturne esce dalla sua tana soltanto  durante la notte per andare alla ricerca di radici, tuberi e cortecce.  

L’istrice gode di un rigoroso regime di protezione sia a livello comunitario che nazionale. In tutta l’Europa l’Italia è il solo paese che lo ospita. Ecco perchè la specie è inquadrata “come specie particolarmente protetta” dalla Convenzione di Berna (allegato II), come “specie animale di interesse comunitario che richiede una rigorosa protezione” nella Direttiva Habitat 92/43/CEE (allegato IV), nonchè “specie particolarmente protetta” dalla legge 157/92 (art.2).”

Franco Falvo

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