A PALAZZO COSENTINI SARANNO CONSEGNATI I PREMI FERULA D’ORO- TERZA EDIZIONE

A PALAZZO COSENTINI SARANNO CONSEGNATI I PREMI FERULA D’ORO- TERZA EDIZIONE

ferula d'oro primo manifesto-La serata di premiazione, della terza edizione del Premio letterario “Ferula D’Oro – Città di Feroleto Antico” si svolgerà sabato 28 dicembre 2013 con inizio alle ore 16,00presso la grandiosa sala conferenze di palazzo Cosentini nel centro storico di Feroleto Antico alla presenza del sindaco Pietro Fazio, dei membri della Giuria nonché di  illustri personaggi del mondo della politica, della cultura, dell’informazione, di sindaci del territorio e di varie  associazioni culturali. 

Il nome al palazzo, ricco di decori e di numerose stanze,  deriva dal podestà Giacinto Cosentini, Podestà di Feroleto Antico e personaggio di rilievo nella comunità locale. Nacque il 18 febbraio 1859 da Francesco Cosentini e da Eleonora Cimino. Ricoprì la carica di sindaco e di podestà dal 1910 al 1937. Fu presidente della locale  Banca Agricola, Industria e  Lavoro e della Società Agricola . In particolar modo si occupò sempre dell’incremento dei lavori agricoli, della produzione serica, olearia, vinicola e granaria. Le sue proprietà terriere interessavano non solo il comune di Feroleto Antico ma anche quelli di Nicastro, Serrastretta, Pianopoli e Maida.

Alle sue dipendenze lavoravano centinaia di contadini e di operai provenienti da tutto il circondario. Sposato con la signora Giovannina Saladini ebbe quattro figli: Francesco, Pietro (che divenne avvocato e ricoprì anche la carica di commissario prefettizio al municipio), Eleonora (che sposò l’illustre medico Francesco Donato) e Maria ( moglie del dott. Saladini di Bella di Nicastro). Molte furono le opere eseguite per la sua volontà durante il mandato amministrativo, tra cui ricordiamo la costruzione della scuola elementare di Ievoli e di Feroleto centro. Grazie al suo interessamento la zona denominata monte Cugno è ritornata a far parte del territorio di Feroleto  in quanto un tempo fu venduta per necessità di tipo finanziario al principe Cesare d’Aquino. Altra considerazione da fare è che il Comm. Cosentini in passato, e precisamente nel 1927 – a seguito del R.D. 17 marzo 1927 n. 338 , relativo alla revisione generale delle circoscrizioni comunali- aveva cercato di unire i due comuni di Feroleto e Pianopoli; purtroppo incontrò la reazione della cittadinanza e del podestà di Pianopoli, Agostino Andreaggi, i quali si ostinarono a restare comune autonomo. Di Cosentini si dice che amministrava il comune con molta parsimonia e senza sperpero di danaro . Tra i ricordi che ci ha lasciato va annoverato senz’altro la sua dimora, palazzo Cosentini in via Generale Stocco conosciuta meglio come  località “Granatello” . Questo grandioso edificio costruito presumibilmente nella prima metà dell’ottocento oggi è di proprietà del Comune  il quale l’ ha ristrutturato sia internamente che esternamente .

Sul pregiato portone d’ingresso in ferro battuto, sul garage che era di sua proprietà nonché sulla cappella funeraria posta nel cimitero di Feroleto Antico si possono ammirare le armi del casato, un blasone rappresentato da una torre con un leone  rampante con in alto un aquila in volo, e con lo scudo sormontato dalla corona di conte.

Cosentini morì il 5 dicembre del 1946. Dopo la sua morte il palazzo di sua proprietà è stata dimora saltuaria del figlio Pietro, avvocato, nato il 1885, il quale nel 1973 abbandonò definitivamente l’abitazione di Feroleto  per stabilirsi a Roma, dove, l’anno successivo, ormai quasi novantenne, affrontò serenamente la morte. 

(notizie tratte dal libro di Franco Falvo: Feroleto Antico-Storia ed attualità)

 

 

 

Franco Falvo

I commenti sono chiusi.