Un fine settimana molto triste per la comunità di Feroleto Antico. La scomparsa di Mario Gaetano alla prematura età di 58 anni ha scosso l’animo di parenti, amici e di tutti coloro che lo conoscevano. Oggi pomeriggio si sono svolti i funerali ai quali ha partecipato tantissima gente di Feroleto, di Pianopoli ma anche di altri comuni del circondario. Pianopoletano di nascita Mario Gaetano si è sposato con Marisa Bruno stabilendosi definitivamente a Feroleto Antico ed integrandosi molto bene con la gente del posto. Non intendo fare il cronista di una giornata di dolore e di sofferenza ma desidero esprimere brevemente qualche considerazione su Mario e Marisa quando insieme frequentavamo la parrocchia. A quel tempo- sto parlando degli anni ottanta – era parroco in paese don Armando Augello il quale ha avuto il merito di creare un gruppo molto unito capace di crescere culturalmente e spiritualmente attraverso una serie di incontri e di iniziative di vario genere. Si chiacchierava molto, si discuteva appassionatamente di problematiche legate alla nostra età e non solo……..erano altri tempi…..tempi che ricordo con molta nostalgia. Ma il passato non torna e l’orologio della vita ci conduce in un presente dove si fatica a vedere i giovani incontrarsi, riunirsi a discutere, pregare ma anche divertirsi con la semplicità di chi non ha nient’altro da offrire se non la propria semplicità ed umiltà di spirito. Mario – come ha anche sottolineato don Pietro nell’omelia – ha dimostrato sempre di essere un uomo forte, tenace, determinato, preparato spiritualmente ma soprattutto un uomo generoso ed altruista. I suoi problemi di salute ultimamente gli avevano impedito di uscire di casa e di conseguenza di frequentare la nostra comunità parrocchiale. Era un assiduo frequentatore della parrocchia e serviva la santa messa domenicale e quella serale sino a quando i suoi problemi di salute glielo hanno impedito. Malgrado ciò Mario non ha mai abbandonato la Fede e la sua assenza oggi è sicuramente una grande perdita non solo per gli affetti più cari ma anche per tutta la comunità. Tutti i venerdì sera – come mi ha raccontato Ugo Gigliotti il quale per tanto tempo insieme a lui ha servito la Santa messa- gli portava la comunione a casa e Mario provava una grande gioia nel ricevere Gesù nel suo cuore; inoltre mai si lamentava del suo stato di salute ma era fiducioso che presto si sarebbe ripreso ed avrebbe ricominciato a servire la santa messa insieme ad Ugo. E sempre -ricorda ancora Ugo- mi domandava come andavano le cose in parrocchia poichè ad essa era molto legato tant’è vero che per un arco di tempo- quando era parroco a Feroleto don Pino Fazio – rivestivamo anche il ruolo di economi parrocchiali. Mario – ha raccontato don Pietro nell’omelia di sabato sera – diceva di essere un uomo fortunato poiché aveva la fortuna di avere accanto a se due donne meravigliose che amava tantissimo: la moglie Marisa e la figlia Chiara. Ha abbracciato la croce e l’ ha portata con amore e con Fede. Ecco perché Mario – come è stato ribadito più volte- continuerà ad essere presente fra noi poiché con la sua Fede e la sua forza ci ha insegnato che bisogna accettare la sofferenza come “dono di Dio” . FRANCO FALVO
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