Parlare degli orrori del nazismo e condannare duramente chi ha contribuito in quegli anni allo sterminio degli ebrei è un dovere di ogni società civile che si rispetti. I crimini devono essere puniti e non c’è giustificazione che tenga. La ricorrenza della giornata della memoria è stata un occasione per affrontare l’argomento anche nella catechesi. Ieri pomeriggio i ragazzi del catechismo frequentanti la prima media si sono recati a far visita alla sede di Radio Maria oltre che per visitare i locali di questa prestigiosa sede dell’emittente cattolica anche per assistere alla visione di un film sulla Shoah. Guidati dai loro catechisti Pino Muraca e Silvia Palmieri ed alla presenza del responsabile provinciale di Radio Maria, Ugo Gigliotti, per oltre un ora e mezza sono rimasti attaccati allo schermo quasi increduli d’innanzi agli atroci fatti narrati attraverso la visione del film: Il bambino con il pigiama a righe” del regista Mark Herman. Il film narra la storia di un campo di concentramento nazista dove protagonista è Bruno, figlio di un ufficiale nazista. Il padre di Bruno viene promosso e trasferito con la famiglia in campagna in una confortevole villa col giardino. La nuova residenza è ubicata nelle vicinanze di un campo di concentramento in cui si pratica l’eliminazione sistematica degli ebrei. Bruno, annoiato di stare tutti i giorni nel giardino della sua villa trova una via di fuga per esplorare il territorio. Oltre il bosco e al di là di una barriera di filo spinato elettrificato incontra Shmuel, un bambino ebreo affamato di cibo e di affetto. Bruno, sfidando l’autorità materna e l’odio indotto dal padre e dal suo tutore, trascorre molto del suo tempo insieme a Shmuel nel campo di concentramento. Nel film viene messo in evidenza l’odio razziale verso i prigionieri ebrei e gli atroci maltrattamenti che subisco prima di essere eliminati. Il film si chiude con la visione della camera a gas dove trovano la morte milioni di ebrei e tra questi anche Bruno, il figlio dell’ufficiale nazista, che ha scelto di sfidare l’odio razziale del padre per trascorrere parte delRI DEL NAZISMO suo tempo col ragazzo ebreo ignaro di quello che sarebbe accaduto..Un film che sarà oggetto di discussione nel prossimo incontro. (Franco Falvo)