NON E’ VERO CHE LA GIUSTIZIA E’ UGUALE PER TUTTI.

NON E’ VERO CHE LA GIUSTIZIA E’ UGUALE PER TUTTI.

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NON E’ VERO CHE LA GIUSTIZIA E’ UGUALE PER TUTTI.

di Franco Falvo

Se la giustizia non acquista credibilità condannando duramente  i politici corrotti, quelli che rubano a danno dei cittadini, quelli che accettano compromessi e fanno i loro “porci” comodi non riusciremo mai a creare una classe dirigente seria, responsabile e preparata che ci possa traghettare verso una ripresa economica, sociale e morale certa e verso una credibilità internazionale. Al di la degli altri problemi che ci attanagliano da un po di anni a questa parte  ritengo che il nodo della Giustizia sia quello che va risolto nell’immediato anche alla luce delle numerose notizie di “ladroneggio” e “corruzione”  che ci giungono dal mondo politico italiano. E’ inammissibile  che i consiglieri regionali di tutte le regioni italiane siano per la gran parte tutti indagati per peculato, per aver effettuato spese personali sulle spalle nostre. Grazie ai giornalisti che hanno il fiuto per la notizia riusciamo a venire a conoscenza di queste situazioni ma non possiamo dire grazie alla Giustizia la quale non riesce ad essere autonoma e a portare a termine in modo rapido e concreto una sentenza di condanna giusta. Il messaggio che la Giustizia italiana oggi tende a trasmettere  – alla luce delle numerose situazioni che si stanno verificando nella nostra Nazione- è che se un cittadino senza lavoro, disoccupato da tempo  perché lo Stato non riesce a procurargli un lavoro, compie un furto in un supermercato per necessità di sopravvivenza viene scoperto e arrestato avrà una condanna sicuramente più pesante di un politico che invece naviga nell’ ozio e che oltre ad avere diritti e privilegi ruba solo  per ingordigia e per mettersi a posto la sua famiglia. Non è vero dunque che la legge è uguale per tutti ma è vero che la legge favorisce chi ha soldi e chi gode di posizioni di prestigio. Questo ci dimostra che i giudici   applicano due pesi e due misure.

giustizia dueMa è arrivato il momento di dire basta soprattutto ai nostri politici che hanno scambiato la loro poltrona di “servitori dello Stato e dei cittadini”   con un loro ufficio privato dove affermarsi, arricchirsi e godersi la vita a spese nostre. E loro continueranno a farlo perché al giudizio mediatico non segue quasi mai una sentenza di condanna con l’applicazione effettiva della pena e l’imputato sa di poter continuare a calcare le scene politiche o a continuare nel suo ruolo poiché se arriverà una sentenza di condanna dopo i tre gradi di giudizio è molto probabile che non sarà più su questa terra per poterla scontare ma  in un altro “mondo”!

Ecco perché la politica ai nostri giovani interessa poco. L’ immagine che di essa viene proposta è un immagine sporca, offuscata dai continui scandali e  da una corsa sfrenata e senza regole all’ affermazione personale.

Ritengo dunque che solo risolvendo questi problemi legati alla Giustizia intesa soprattutto come organo vero di controllo e di condanna e alla Politica intesa soprattutto come organo di servizio al cittadino potremo creare le basi per risolvere in modo soddisfacente tutti gli altri problemi come quello della disoccupazione, dell’economia, dell’ambiente e così via……..! Solo con una classe politica ripulita e con una Giustizia riformata ed incorruttibile riusciremo a smuovere qualcosa e a rigettare le basi per ricostruire uno Stato credibile verso i cittadini e verso gli Stati europei che sono stanchi di sopportare lo schifo che stanno facendo.

 

                                                                                                              FRANCO FALVO

Franco Falvo

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