Organizzato dal centro Riforme-Demograzia-Diritti presieduto dall’on. Costantino Fittante sarà presentato sabato prossimo presso il Savat Hotel di Lamezia Terme l’ultima fatica letteraria di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso: Acqua santissima, la Chiesa e la ndrangheta:Storie di potere, Silenzi e assunzioni”. Converseranno con Nicola Gratteri don Giacomo Panizza, sacerdote responsabile della progetto Sud e il giornalista Gianfranco Manfredi. Il titolo del libro da un primo approccio può trarre in inganno e far pensare che si tratti di un lavoro contro la Chiesa ma come hanno spiegato gli autori nel corso di una delle tante presentazioni del libro il lavoro nasce da un atto d’amore verso la Chiesa” e precisamente da una ricerca documentata attraverso atti giudiziari e rapporti delle forze dell’ordine. Per capire la ‘ndrangheta – dice Gratteri – bisogna tenere conto della sua forte capacità relazionale, che si esprime in varie declinazioni. La ‘ndrangheta è sempre stata dalla parte di chi gestiva denaro e potere. Nella seconda metà dell’800 ha trovato nella Chiesa una grande sponda, poiché essa non riconosceva il nascente Stato Italiano. E’ allora che la ‘ndrangheta ha cominciato ad usare i preti come biglietto da visita. E la Chiesa ha taciuto, soprattutto quella delle gerarchie. Ci sono stati preti che hanno avuto il coraggio di ribellarsi. Questa è una storia fatta di tante luci offuscate e di ombre coperti. Le prime denunce arrivano negli anni ’70, anche se si temeva quasi di nominare la parola ‘ndrangheta. Sono gli anni in cui comincia la consapevolezza contro la ‘ndrangheta, gli anni di Don Italo Calabrò, che però per molto tempo è rimasto una mosca bianca”.
”Prima di scrivere questo libro – hanno spiegato gli autori in alcune interviste – abbiamo chiesto la collaborazione a Cardinali, Vescovi e uomini di Chiesa e alcuni, fornendoci scuse puerili, non hanno voluto dialogare con noi. Ma abbiamo continuato lo stesso con il rigore scientifico che caratterizza le nostre pubblicazioni, che analizzano e vivisezionano da tutte le prospettive il fenomeno mafia”.
Obiettivo della pubblicazione sembra dunque essere la ricostruzione del rapporto tra ‘ndrangheta e Chiesa, quella dei simboli ma anche quella del potere temporale, attraverso una serie di storie ed analisi documentate. ‘
Un libro molto interessante per comprendere il problema e trarre le proprie conclusioni. (F.F.)