AL VIA LA SETTIMA EDIZIONE DELLA FIERA DEL LIBRO CALABRESE

AL VIA LA SETTIMA EDIZIONE DELLA FIERA DEL LIBRO CALABRESE

fiera_libro_14L’iniziativa è senz’ altro lodevole e merita di essere diffusa soprattutto in una società dove la lettura di libri perde sempre più colpi ed in particolar modo tra i giovani. La fiera del libro calabrese che si svolge a Lamezia Terme e che oggi ha aperto i battenti presso il Centro Pastorale in via Leonardo da Vinci, ormai è un appuntamento molto atteso dagli amanti della lettura e non solo. Patrocinata dal Comune di Lamezia e dalla Regione Calabria tema di questa ennesima e ben collaudata edizione è “Un arcobaleno di idee”. L’iniziativa,  giunta quest’anno alla settima edizione, nasce grazie all’ Associazione Sinergie Culturali presieduta da don Natale Colafati il quale  vuole fare emergere in questa vetrina editoriale chi pubblica con gli editori minori, autori molto validi e di grande spessore culturale e che non hanno nulla da invidiare agli autori che stampano con le grandi case editrici. La fiera del libro, che resterà aperta sino al primo novembre, merita di essere visitata poiché è un occasione unica per far conoscere il vasto panorama culturale ed editoriale calabrese.

Per chi volesse saperne di più riporto integralmente quanto scritto sulla pagina che pubblicizza l’iniziativa e vi invito ad andare a visitare i vari stand degli editori.

 Fiera del Libro Calabrese (28/10 -1/11/2014)  E Festa della Lettura- Premiazione Scuole Vincitrici (maggio 2015)

L’Officina delle parole “Un Arcobaleno di Idee”

 

L’Importanza della lettura. La lettura come contributo alla crescita di ognuno di noi e questo il seme che il nostro progetto vuole iniziare a coltivare nei bambini, affinché riescano a comprendere l’importanza della lettura, ad amarla e considerarla una tesoro da scoprire .

Leggere dovrebbe essere per ogni bambino un piacere, una fonte di idee riflessioni e pensieri, uno svago al quale ricorrere quasi giornalmente, ma, purtroppo spesso non è così.

Perché devo leggere? Non basta già quello che faccio a scuola? A cosa mi serve leggere altri libri? Sono alcune delle domande più diffuse tra i bambini. Alla domanda “Perché non leggi “ spesso rispondono “ a me non piace leggere”, secondo noi questa risposta dovrebbe far riflettere molto. Perché alcuni dei nostri bambini non leggono più ?Forse perche è cambiato il modo stesso di impostare la lettura come metodo educativo? Forse i genitori hanno dimenticato, o non hanno a loro volta scoperto il ruolo fondamentale del libro nella formazione di una persona ? Eh si perché anche per i piccoli e i grandicelli e per gli adolescenti il libro è vita vissuta, storia, morale, ammonimento, ispirazione, liberazione. Quante cose s’imparano delle fiabe prima e dai romanzi poi! Quante paure si ridimensionano quante emozioni trovano conferma nelle pagine che scorrono.

Spesso la lettura è visto solo come une elemento scolastico obbligato; leggere sembra a qualcuno anacronistico, tra video game e cartoni animati di ogni genere. La scena di un bambino che ha in mano un libro diventa sempre più rara, mentre sempre più diffusa è quella di un bambino che gioca alle consol.

Proprio qui vogliamo porre la nostra attenzione, su come siano cambiati i modi e i passatempi dell’infanzia e di come questi passatempi influenzano e continueranno ad influenzare la vita di ogni bambino.

Finalità dell’iniziativa. L’officina delle parole vuole essere il raccoglitore vivace e sinergico di tutte le esperienze dei bambini che ancora frequentano le scuole elementari.

Si vuole dimostrare che i bambini,anche se oggi che sono allontanati dai libri per via della naturale e veloce evoluzione dell’uomo sulla tecnologia prepotentemente invasiva, riportato alla luce il valore della lettura e della scrittura e di poter scrivere per far leggere una altro.

Cosi facendo, rendendoli protagonisti della lettura e della scrittura la possono riscoprire cosi come un valore .

Leggere è aprire la mente, con la lettura e la scrittura ciascuna mente, ciascun pensiero diventa più ampio, ricco, ogni persona diviene più ricettiva. Questo avviene perche siamo noi a trasformare le parole, i caratteri in immagini, scene che saranno differenti l’una dall’altra. Il gioco è fantasia e la lettura e la scrittura e la fantasia cammina di pari passo, e non possono esistere l’una senza l’altra, perché sia la lettura che la scrittura hanno come elementi fondamentali proprio la fantasia e l’immaginazione.

Questo progetto vuole stimolare i bambini a pensare come potrà essere un personaggio, o un altro, a come potrà andare a finire, se finirà realmente cosi o se ci sarà qualche sorpresa e mentre noi facciamo tutte queste azioni, non ci accorgiamo, che in realtà quello che stiamo facendo non è nient’altro che allenare la nostra mente.

Leggere è immedesimarsi, vivere le storie come se fossero un po’ le nostre, leggere è cercare di capire, interpretare, prevedere, andare oltre.

Noi insistiamo a proporre occasioni di promozione della scrittura e della lettura, specialmente in bambini in questa fascia di età, che non sono un fine , ma un mezzo per l’apertura a leggere , cioè a interpretare il mondo e a scrivere cioè descrivere il mondo.

La Scrittura e la Lettura rivestono un’importanza fondamentale nella trasmissione della conoscenza e nella comunicazione delle idee; coltivandole si favorisce lo sviluppo più completo del pensiero e la partecipazione sociale del cittadino.

Sia lo scrivere che il leggere sono due diritti universali, in quanto si esercita un influsso sulla vita sotto numerosi aspetti: dal punto di vista culturale e scientifico; dal punto di vista della partecipazione democratica alla vita sociale e del progresso socio-economico; dal punto di vista della capacità di dialogo nel pluralismo culturale e religioso; la lettura è particolarmente efficace e insostituibile come strumento per affinare il senso critico

E questo è importante , perché occorre una sintesi creativa tra tecnologia e umanesimo, tra scienza e sapienza, poiché il bisogno di senso è ineludibile e se la complessità tecnico scientifica esige persone competenti, la complessità umana esige persone sagge.

Per tutto ciò riteniamo che i programmi di formazione delle “ agenzie “ educative non possono prescindere dal contesto fenomenologico-antropologico in cui svolgono la loro attività formativa.

L’Obbiettivo a medio termine è quello di riuscire a fare esplicitare ai bambini la dimensione del sogno, della fantasia e fargliela riportare sulla carta, per far capire l’importanza di saper ben comunicare. Farsi capire, riuscire a trasmettere a chi legge gli stessi sentimenti che ha provato chi ha scritto.

 

Franco Falvo

I commenti sono chiusi.