Molto bella ed interessante la catechesi di papa Francesco che continua a richiamare comportamenti sbagliati dei vescovi e dei parroci della Chiesa. Come riportato da molti giornali on line nella catechesi di mercoledì scorso il Santo padre ha questa volta posto l’accento sui comportamenti sbagliati di alcuni vescovi. Quella di Vescovo – ha spiegato- non è una carica onorifica ma di un servizio che si presta a favore della Chiesa e come tale deve essere vissuto. Ciò mi porta a fare delle considerazioni che riguardano i parroci e i vescovi della Chiesa di oggi che forse credono di essere delle persone autoritarie al di sopra degli altri vivendo la loro missione come un impiego dove è possibile fare carriera. E se i vescovi vivono in questo modo e danno il cattivo esempio cosa ci possiamo aspettare dai parroci? Ma dove sono i parroci che predicano la povertà e la vivono in prima persona? Ma dove sono i parroci che avvicinano le persone sole e bisognose, che vanno a trovare gli ammalati, che portano una parola di conforto a chi ne ha bisogno, che aiutano a convertirsi e a pregare? Papa Francesco ha trovato tantissimo marcio nel clero e vuole cercare di far tornare le sue pecorelle sulla retta via. Riporto qui di seguito quello che ha detto il Papa nella catechesi di mercoledì scorso dal sito a lui dedicato “Papafrancesco.net”:
“La natura gerarchica della Chiesa è stato il tema centrale della catechesi di Papa Francesco nel corso dell’Udienza Generale del Mercoledì in Piazza San Pietro: il Pontefice ha analizzato la figura del Vescovo, precisando che non si tratta di una carica onorifica, ma di un servizio che si presta a favore della Chiesa e come tale deve essere vissuto.
Attraverso i ministri, Cristo edifica la Chiesa come suo corpo – Tra questi si pone in risalto il ministero episcopale, attraverso il quale il Signore è presente nella sua Chiesa, la guida e la cura.
Nella persona e nel ministero del Vescovo si esprime la maternità della Chiesa, che ci genera, nutre e conforta con i sacramenti. Come successori degli apostoli, i vescovi vengono inviati a predicare il Vangelo e a pascere il gregge di Cristo.
Non è, dunque, una posizione d’onore, ma un servizio che deve essere fatto seguendo l’esempio di Gesù, il Buon Pastore.
Inoltre, come Gesù che ha chiamato e pensato agli Apostoli, non separatamente, ma insieme intorno a Lui, come una famiglia, i vescovi costituiscono un solo collegio, riuniti attorno al Papa, che è il custode e garante della comunione tra di loro.
Quindi, tutti i vescovi di tutto il mondo sono uniti agli altri, e sono espressione visibile dell’intimo legame che unisce le loro rispettive comunità nella Chiesa di Cristo.”