Nella ricorrenza del quinto anniversario della morte voglio ricordare brevemente Antonio Cosentino, oltre che per un vincolo di parentela che mi lega alla famiglia anche per la sua interessante storia riportata in uno dei Quaderni feroletani. Il libro, dal titolo “Parole dalla Guerra” pubblicato nel 1997 dall’associazione “ Quaderni feroletani “ presieduta da Rodolfo Donato, anch’egli scomparso qualche anno fa, narra le vicende di guerra di un giovane soldato feroletano, Antonio Cosentino. Negli anni in cui il giovane Antonio Cosentino è sul fronte l’Europa è travolta dalle armi nazi-fasciste e dalla resistenza degli alleati. Il giovane calabrese – come si legge sul retro di copertina del quinto quaderno feroletano – parte nel 1941 per il fronte greco, lo trasferiscono poi in Egeo, e, dopo l’otto settembre, affronta un lungo e triste periodo di una insolita prigionia al seguito delle truppe tedesche che dalla Grecia raggiungono Budapest attraverso i Balcani. Nel maggio del 1944 Antonio Cosentino e i suoi commilitoni vengono trasferiti prima a Zagabria e poi sul confine austriaco, che, dopo la resa dei tedeschi agli eserciti russo e americano, egli attraversa finendo, insieme a migliaia di altri militari sbandati, in un campo di prigionia nei pressi di Linz. Da qui, nel giugno del 1945, ha inizio il viaggio di ritorno.
Un vero e proprio diario di guerra lungo, come lo definisce lo stesso Cosentino nel suo diario- ben 53 mesi di vita militare, un diario molto commovente ma soprattutto interessante per le giovani generazioni poiché narra un periodo storico molto particolare che ha portato tanto dolore, morte e sofferenza al popolo italiano, un diario pubblicato dopo oltre cinquant’anni dal suo rientro in Patria ma sempre attuale ed interessante nella lettura.
Nato nel 1921 Antonio Cosentino è scomparso il 29 gennaio del 2010 ma attraverso il suo diario di guerra continuerà ad essere presente fra noi ogni qual volta avremo voglia di ascoltare le sue storie. FRANCO FALVO