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PALAZZO COSENTINI A FEROLETO ANTICO. BREVI NOTIZIE STORICHE
Palazzo Cosentini è uno stupendo e grandioso edificio ubicato in via Generale Stocco e costruito probabilmente nella prima metà dell’ottocento dalla famiglia Cosentini. Fu sempre sede del Podestà di Feroleto Antico, Giacinto Cosentini, personaggio di rilievo nella comunità locale che nacque il 18 febbraio 1859 da Francesco Cosentini e da Eleonora Cimino. Ricoprì la carica di sindaco e di podestà dal 1910 al 1937. Dopo la sua morte il palazzo è stata dimora saltuaria del figlio Pietro, avvocato, nato il 1885, il quale nel 1973 abbandonò definitivamente l’abitazione di Feroleto per stabilirsi a Roma, dove, l’anno successivo, ormai quasi novantenne, affrontò serenamente la morte. Acquistato dall’ amministrazione comunale nel 1996 il palazzo è stato ristrutturato mantenendo- ove possibile- inalterate le caratteristiche originarie.Grazie a queste foto scattate prima della sua ultima ristrutturazione avvenuta successivamente alla data di acquisto dell’immobile (foto che mi sono state date pochi giorni fa dall’amico Carlo Chirico) possiamo renderci conto di come si presentava internamente questo affascinante palazzo. In totale per l’acquisto e la ristrutturazione del palazzo sono stati spesi 900 milioni di vecchie lire di cui 120 milioni solo per l’acquisto ed il resto per la ristrutturazione. Molti dipinti dei soffitti e delle pareti anzichè ristrutturarli e riportarli all’antico splendore sono stati rimossi e sostituiti con lavorazioni diverse (vedi foto).
Sul pregiato portone d’ingresso in ferro battuto, sul garage che era di sua proprietà nonché sulla cappella funeraria posta nel cimitero di Feroleto Antico si possono ammirare le armi del casato, un blasone rappresentato da una torre con un leone rampante con in alto un aquila in volo, e con lo scudo sormontato dalla corona di conte. Internamente 
il palazzo conserva alcuni pavimenti originali molto decorati, alcuni affreschi ormai in stato di degrado sul terrazzino che si affaccia su via generale stocco ed alcuni soffitti molto graziosi ed antichi. Inoltre è presente un ampio giardino a più livelli collegati da un artistica scalinata. Nei seminterrati è conservato intatto un vecchio frantoio che conserva ancora le macine e le vasche per la raccolta dell’olio così come sono state impiantate all’origine, frantoio originariamente accessibile dall’interno attraverso una cantina a cupola che veniva utilizzata per la conservazione dei formaggi, del vino, dell’olio e delle altre riserve alimentari. Attualmente al piano terra ospita un museo mentre il piano primo viene utilizzato, grazie all’ampia sala conferenze e ad altre stanze adiacenti come luogo per convegni ed altre manifestazioni.
(Notizie tratte dal libro di Franco Falvo: Feroleto Antico, il passato, il presente)
