Era di Feroleto Antico il soldato che trafisse il costato di Gesu? Secondo la tradizione – come viene riportato sulla rivista lametina Città del 1987 in un articolo a firma di Antonio De Sarro, uno dei due soldati , Longino, sarebbe nato a Feroleto Antico che avrebbe preso questo nome dalle voci latine “ferro” e “letum” che significano “porto morte” appunto in riferimento a quanto avvenuto sul Golgota. In passato, secondo quanto riportato nel testo, celebri autori sostenevano che i quattro crocifissori di Gesù Cristo erano di origine bruzia. “Infatti questi due soldati dovevano essere dei bestiali manigoldi, i quali seguendo gli istinti crudeli della loro miserabile cupidigia, si spartiscono le povere vesti di un ignoto giustiziato. Questa tesi viene in parte smentita da alcuni studiosi i quali ritengono che i quattro crocifissori di Gesù, non potevano essere bruzi perché questo popolo, essendo passato ad Annibale durante l’occupazione dell’Italia ed avendo i romani mal sopportato il tradimento, era stato messo al bando e in conseguenza, nessuno appartenente a questa gente poteva essere arruolato come soldato non essendo considerato più come un alleato.. perciò i Bruzi non poterono uccidere Gesù Cristo”.
Cassio Longino, in latino Longinus (Lanciano, … – Mantova, 37),- come riportato su Wikipedia – è, secondo una tradizione cristiana, il nome del soldato romano che trafisse con la propria lancia il costato di Gesù crocifisso, per accertare che fosse morto, come riporta il vangelo secondo Giovanni:
“…..ma uno dei soldati gli colpi’ il fianco con la lancia e ne uscì sangue e acqua” (Giovanni 19,34).
Nei vangeli canonici non è presente il nome del soldato; il nome “Longinus” deriva da una versione degli Atti di Pilato, apocrifi. Longino è venerato come martire dalla Chiesa ortodossa e come santo dalla Chiesa cattolica.
Naturalmente, aggiungo io , la spiegazione più logica di dove deriva il nome Feroletum sembra essere quella relativa alla presenza della ferula su tutto il territorio circostante al paese ed in particolar modo sulle sponde dei due ruscelli che delimitano il paese. FRANCO FALVO