E’ un Papa che stupisce sempre di più perché non ha peli sulla lingua e preferisce comunicare direttamente al “suo esercito” di Cardinali, Vescovi e Sacerdoti quelli che sono a volte “le pecche” o gli errori più comuni – se così vogliamo chiamarli – di chi amministra le parrocchie e le diocesi. Il messaggio trasmesso ai nuovi Cardinali è un messaggio forte e chiaro: “Gesù non vuole persone chiuse in un accampamento, che si scandalizzano di fronte a qualsiasi apertura, a qualsiasi passo che non entri nei loro schemi mentali e spirituali, a qualsiasi carezza o tenerezza che non corrisponda alle loro abitudini di pensiero e alla loro purità ritualistica” ed ancora “ non siamo tentati di stare con Gesù senza voler stare con gli emarginati, isolandosi in una casta che non ha nulla di autenticamente ecclesiale”. Credo che bastano queste due frasi estrapolate dal suo discorso per comprendere che la Chiesa deve fare di più e guardare alle origini quando la sua vera missione era quella di stare vicino agli emarginati, ai poveri, ai bisognosi non solo per un aiuto materiale ma soprattutto per un sostegno spirituale. F.F.
