L’ASSOCIAZIONE CULTURALE ALTROVE SABATO PROSSIMO PRESENTERA’ IL LIBRO DI TONINO SPENA

L’ASSOCIAZIONE CULTURALE ALTROVE SABATO PROSSIMO PRESENTERA’ IL LIBRO DI TONINO SPENA

BELLA E LA SUA GENTEIl libro di Tonino Spena “Bella e la sua gente” sarà presentato sabato 21 marzo alle ore 18,00 dall’ associazione culturale Altrove di Lamezia Terme in via Lissania 18, con inizio alle ore 18,00. Introduce Anna Cardamone, presidente dell’associazione culturale Altrove. Converserà con l’autore pasquale Allegro,  voce recitante Tina Mancuso, ospite Massimo Iannicelli, giornalista e direttore di Storicittà. Riporto qui di seguito una bellissima recensione al libro scritta da  Giulia Aloia .

“In “Bella e la sua gente” si uniscono per essere narrate più storie: quella del luogo come ambiente naturale e materiale, quella come comunità sociale, quelle intime dei tanti volti che hanno animato nel tempo il posto sia da vicino che da lontano, quelle della gente che popola tutt’ora Bella.


Tutto parte, corre e scorre attraverso i ricordi, le testimonianze orali, le varie fonti scritte e con la convinzione che il luogo natio, quello in cui si è vissuti o ancora si vive, qualunque esso sia, rappresenta una parte importante del bagaglio materiale e immateriale che si porta sempre con se; un ramo di una pianta che senza accorgersene ha scavato profonde radici.


Il narrato di Spena trae ispirazione non solo dai ricordi ma anche dalle esperienze personali o di suoi concittadini, di interi nuclei familiari provenienti dal quartiere “Bella” che, con garbo e rispetto, l’autore fa emergere da un contesto particolare : quello del Sud Italia che comunque s’inserisce nella storia più vasta nazionale e, successivamente, dai risvolti europei. Il racconto s’intreccia in modo inequivocabile con la vita reale; anzi, nasce proprio dal contatto con le diverse realtà passate e presenti.
Toccante la dedica del volume che l’autore fa al padre… la sofferenza, il dolore durante il lavoro di scrittura.


E’ attraverso una seria documentazione fatta non solo di foto ma di atti istituzionali, civili, militari e religiosi che Tonino Spena racconta l’emigrazione e il contributo che “Bella” di Lamezia Terme dà al nuovo Continente ( Australia). 
Racconta la durezza e l’umiltà ma anche l’allegria della vita nel quartiere, la sua organizzazione, le tradizioni, le attività popolari e religiose; l’attaccamento della gente alla propria terra, le partenze per tentare una sorte migliore, i matrimoni per procura, i viaggi al mare delle famiglie che si spostavano numerose solo in un periodo preciso dell’anno ( prima quindicina d’Agosto), la devozione del popolo alla Madonna. 
Egli ripercorre, attraverso gli occhi e le parole di tanti uomini e donne, con dolore e, a volte, con orgoglio il periodo delle due guerre, la vita e la morte che s’inseguono: la paura, la prigionia, la repressione, la speranza, la libertà. Ogni immagine segna una fine e un nuovo inizio: abbandono, lacrime e sorriso.


Oltre il tratteggio magnifico di Spena su alcuni personaggi e la ricca raccolta fotografica, quello che desta particolare attenzione sono soprattutto le lettere/cartoline postali dei soldati (sulle quali veniva esercitata la censura), l’interessante serie di fogli matricolari, atti di nascita, ricoveri ospedalieri; tutti veri e propri reperti storici dai quali si evince la fierezza, l’ardimento dei soldati al fronte, ma anche l’avversione per la partecipazione di tanti figli, prestati o donati, alle due guerre.


Ricordare per lo scrittore è ripercorrere la grande storia passando per le micro-storie: quelle dei cittadini comuni; riattraversare i luoghi che ora tacciono un passato glorioso e nefasto per raccontare un presente che appare confuso e un futuro possibile. Ricordare significa essere nella Storia, leggere con occhi nuovi il conosciuto e cercare di portare alla luce e interpretare ciò che rimane ancora nascosto o oscuro; significa porsi domande giuste e risalire a nuove verità. Così facendo si ridà nuova vita a persone, a luoghi, a eventi e cose, alle cause opportune o ingiuste; significa creare una nuova memoria storica.


L’autore, con questo volume, compie uno sforzo encomiabile nel ridare voce ai rumori, ai suoni, luce e ombre ai posti, senso ai fatti. 
Attraverso le immagini registrate nella sua mente e quelle che ci pone davanti per essere ancora una volta osservate in ogni loro dettaglio non fa che dare un eccezionale contributo al progresso storico-culturale e delle tradizioni di un pezzo di Calabria, di Bella, e della sua gente.
“         Giulia Aloia

Franco Falvo

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