LE MADONNINE NEL MONDO (notizie tratte dal portale del turismo del Comune di Milano). UNA DELLE RARE QUINDICI COPIE SI TROVA A FEROLETO ANTICO.
Sono belle come l’originale che si trova sul Duomo le quindici copie delle Madonnine sparse per il mondo, comprese quelle che si trovano in città. Come un gesto d’amore, nei confronti del simbolo di Milano, e testimonial del capoluogo lombardo a latitudini e longitudini diverse.
Una di queste copie è stata persino su un campo base ai 4500 metri di altezza d’altitudine sul sentiero che porta all’Annapurna III°, sul massiccio montuoso del Nepal centrale facente parte della catena dell’Himalaya. Venne portata da Renato Cepparo, studioso, esploratore, nonché inventore della Stramilano, che nel 1977 organizzò con il governo del Nepal la conquista di questa cima.
All’occasione portò con sé una copia piuttosto piccola, appena 9 cm. d’altezza, con l’intento di collocarla il più in alto possibile. La spedizione raggiunse il campo base a 4500 metri d’altezza dove venne celebrata una messa da un sacerdote fatto venire appositamente dall’Italia e in questo luogo fu fatta arrivare anche la Madonnina. La statua venne successivamente riportata a Milano e donata alla Fabbrica del Duomo. Renato Cepparo due anni prima fu protagonista di un episodio simile quando organizzò una spedizione in Antartide. Al campo base chiamato Conca Italia portò con sé una Madonnina della stessa altezza. Due sub scesero a 33 m sotto la banchisa e collocarono la statua nel mare Antartico stabilendo per quei tempi un primato mondiale di immersione.
Una copia della statua, alta quaranta centimetri, fece addirittura compagnia alla grande impresa di Compagnoni e Lacedelli quando conquistarono la vetta del K2 nel luglio del 1954. Gli alpinisti la portarono con loro per lasciarla al campo base a 5400 metri di altezza. Alta 3,80 metri è, invece, la Madonnina che si trova sulla cima di un santuario dedicato ai caduti dell’ultima guerra in Val Tidone (Pc).
Una copia della statua venne installata nel 1960 sul Grattacielo Pirelli, sede della Regione Lombardia. A lavori ultimati il professor Giuseppe Magnoni, direttore dei lavori del Centro Pirelli e l’ingegner Oliveri pensarono di installare la copia della celebre statua, visto che l’altezza del grattacielo aveva superato il Duomo di Milano.
Dal fondo beneficenza prelevarono 200 mila lire e andarono alla ditta Bosisio ad acquistare una Madonnina, poi si spostarono a Palazzo Pirelli, che all’epoca era in piazzale Loreto, a prendere il basamento in marmo su cui era posato il busto del fondatore Giovanni Battista Pirelli e, all’insaputa di tutti, collocarono la statua della Madonnina in cima al grattacielo (85 cm).
La tradizione milanese vuole che una copia della Madonnina sia posta nel punto più alto della città e così la statua è stata collocata l’8 maggio del 2009 alla sommità dell’Altra Sede della Regione Lombardia.
Una copia fu donata dal Cardinal Montini alla comunità tedesca di Milano e si trova in via Rosellini, al settimo piano all’interno della cappella.
Un’altra statua della Vergine si trova a 40 metri di altezza in cima al seminario della Diocesi di Milano a Venegono Inferiore (Va) con vista sul Monte Rosa. Anche questa fu donata dal Cardinal Montini.
Un’altra statua si trova in cima al palazzo che ospita l’Università Ebraica di Gerusalemme; sul basamento vi è inciso un salmo tratto dagli Inni Sacri del Manzoni.
Questa Madonnina è alta 2 m e fu donata dall’Opera Cardinal Ferrari di Milano nel 1927 e collocata in cima al palazzo dell’omonima Opera che si trovava in Palestina. Chiusa l’Opera la statua passò al Vaticano che poi la cedette all’Università Ebraica.
Altre statue, belle come l’originale, si trovano nelle cave di marmo a Candoglia (No) e a Pietra Ligure (Sv). La prima è stata donata dalla Fabbrica del Duomo e benedetta dal Cardinal Colombo per ricordare le visite fatte da Papa Paolo VI quando fu cardinale di Milano. La statua è in bronzo non dorato ed è alta 85 cm. La seconda è stata collocata in quella che un tempo era la Colonia elioterapica del Comune di Milano. Occorre tornare a Milano per scoprire che esistono ancora altre copie della celebre Madonnina. Una si trova alla Clinica San Pio X, posta su di un basamento che rappresenta una guglia del Duomo, mentre l’altra è al centro del complesso delle Case Popolari di Milano di via Val Bona 2. Fu messa a protezione dei suoi abitanti nel 1960 grazie a una sottoscrizione in cui vennero raccolte 200 mila lire.
Curiosa la storia di un’altra Madonnina, quella che si trova a Feroleto Antico in provincia di Catanzaro. Fu donata da Antonio Morelli nativo del posto ed emigrato a Milano dove fece fortuna. Per il trasporto servirono due automezzi: uno per la Madonnina e l’altro per trasportare la riproduzione della guglia maggiore in cemento, alta 7 m. La copia della guglia fu fatta costruire in Brianza.
In tempi più recenti, nel 1994 Mons. Angelo Majo, arciprete del Duomo, regalò un’altra copia della Madonnina a padre José Maria Escrivà fondatore dell’Opus Dei. Oggi la statua si trova a Torreciudad in Spagna.
Contandole tutte sono ben quindici!