E’ scappato dall’inferno della Nigeria ed è arrivato in Italia nel giugno del 2014; poi è approdato alla comunità Lunarossa di Lamezia Terme. Ha compiuto 18 anni il 5 aprile scorso e proprio nella notte di Pasqua è stato battezzato nella chiesa dell’Addolorata a Jevoli
Credo che questa sia la migliore risposta al leghista Salvini il quale non merita neanche un commento alle sue affermazioni che hanno scomodato anche il Vaticano per la gravità delle frasi pronunciate in qualità di leader di un movimento. I problemi non si risolvono con l’istigazione all’odio e al razzismo ! La notizia l’ho appresa oggi dalla Gazzetta del Sud la quale riporta, a firma di Maria Scaramuzzino, che nella notte di Pasqua, nella chiesa dell’Addolorata della frazione Jevoli del comune di Feroleto Antico, alla presenza di tantissimi fedeli, è stato battezzato nel giorno in cui ha compiuto 18 anni il giovane rifugiato nigeriano OSAYANDE OSAMUDIAMEN. Ad amministrargli il sacramento del battesimo è stato il parroco di Ievoli don Giacomo Panizza. Nativo di Benin City in Nigeria OSAYANDE a è scappato dal suo paese a causa della guerra. In Italia non ha nessun parente ma gli operatori della comunità Luna Rossa – come chiarito nell’articolo – lo hanno guidato nei primi passi per l’integrazione e don Giacomo Panizza, che per la prima volta ha somministrato un battesimo ad un immigrato straniero, ha applaudito al fatto che la comunità di Ievoli ha accolto con gran calore ed affetto il giovane rifugiato. Il giovane nigeriano è anche deciso a seguire un corso di formazione professionale per inserirsi nel mondo del lavoro come hanno già fatto tanti ospiti di Luna Rossa che sono riusciti a trovare lavoro dopo la loro permanenza nella comunità per minori stranieri, sita in un immobile confiscato alla criminalità locale.
Una lodevole iniziativa quella della comunità di Ievoli e di don Giacomo che ci ispira ad affrontare tutti i problemi con la pace e la comprensione e con con la violenza verbale o fisica che sia!