Fra circa un anno a Feroleto Antico si tornerà a votare per il rinnovo del consiglio comunale. Ancora non si conoscono nè i candidati e né quanti schieramenti ci saranno. Da cittadino ma soprattutto in qualità di appassionato della storia del mio paese non voglio entrare in merito a cosa è stato fatto dal dopoguerra ad oggi dalle diverse amministrazioni comunali perché molte cose sono state fatte e non mi metterò certo ad elencarle o a criticarle. Ma da sempre, assertore dell’idea che lo sviluppo di Feroleto centro è legato profondamente alla sua vocazione storica –artistica, mi preme ancora una volta ribadire alcuni concetti, naturalmente personali, che ritengo siano stati sottovalutati non negli anni passati ma in tutti i decenni dal 1945 ad oggi. A chi sostiene che non si può evocare sempre il passato per progettare il futuro ritengo controbattere che si parte sempre dal passato per costruire il futuro poiché tenendo come esempio gli errori che sono stati commessi si può costruire un futuro migliore. Inoltre una condizione per amministrare bene, in qualunque parte del mondo si amministra, è sicuramente quella di conoscere bene il territorio dove si vive e di tutelare tutto ciò che può portare sviluppo ed occupazione. Senza aggiungere altro mi limito solo a fare delle semplici domande a me stesso, domande per le quali so già darmi delle risposte ma servono come spunto di riflessione. Chiarisco, per evitare equivoci, che non sono domande o critiche fatte ai politici perchè ognuno di loro nell’amministrare avrà utilizzato una propria strategia o un proprio progetto ritenendolo quello giusto ma io pongo queste domande come spunto di riflessione per tutti coloro che amano il paese e vorrebbero vederlo rinascere in una luce diversa e questo perché la tutela del nostro territorio interessa a tutti noi. Naturalmente di questi argomenti ne ho parlato più volte e in diverse occasioni ma queste domande vogliono essere solo una “guida” per far comprendere che un paese per poter crescere deve avere dei cittadini che credono nella propria potenzialità. E sarebbe bello se un giorno di questi argomenti ne riuscissimo a parlare apertamente e senza preconcetti in un pubblico incontro. Lo sappiamo tutti che su molte cose non si può tornare indietro ma si deve andare avanti partendo proprio dagli errori o dalle scelte poco oculate.
-perché è stata demolita la chiesa del convento degli agostiniani e tutta l’area intorno al convento che conteneva archi, pozzi ed altri ruderi?
-perché tutte le vecchie stradine in pietra locale come via XXV Maggio, via Isonzo ed altre sono state demolite e rifatte in cemento?
-perché gran parte delle antiche abitazioni del paese sono state ristrutturate con criteri moderni senza tutelare gli antichi stucchi e decori o elementi architettonici di una certa importanza storica come portali e stemmi di antichi casati?
-perché i tetti delle abitazioni, gli intonaci, gli infissi, i colori delle case sono stati fatti senza seguire un regolamento edilizio legato alla tutela del patrimonio storico?
-perché palazzo Cosentini esternamente non è stato ristrutturato come nelle vecchie fotografie degli anni 40 ?
-come mai la preziosa e rara copia della Madonnina del duomo di Milano dal 1968, anno del suo arrivo in paese, è finita per essere non solo spostata più volte come un fastidioso fardello ma anche ridimensionata e privata della sua base in cemento che la rendeva un monumento ben visibile e di un certo valore?
-come mai il monumento ai caduti non è tenuto nella giusta considerazione munendolo della sua originaria ringhiera in ferro per onorare la morte dei tanti soldati feroletani caduti in guerra?
-come mai la caserma dei carabinieri non si trova più a Feroleto Antico?
-perché sono scomparse tutte le antiche botteghe artigiane di Feroleto Antico che costituivano un motivo di vanto per il nostro paese?
-come mai si è perso il costume tipico feroletano e non ne esiste neanche una copia da mostrare alle nuove generazioni?
-come mai tantissime abitazioni del centro storico stanno cadendo a pezzi e costituiscono in alcune zone del paese una visione di degrado?
-come mai la chiesa di Santa Maria Maggiore, risalente al 1500, ha perso molto del suo patrimonio storico ed è stata ristrutturata negli anni passati senza tenere conto del suo valore storico-architettonico e dei suoi tesori?
-come mai a Feroleto Antico manca una cartellonistica stradale e turistica adeguata che indichi la chiesa di Santa Maria Maggiore, il Castello, il Municipio, la scuola, la direzione per le altre frazioni…..?
-come mai a Feroleto Antico non abbiamo più la Guardia medica?
-come mai la gente delle frazioni anziché convergere su Feroleto Antico converge su altri comuni limitrofi?
-come mai in un territorio così frammentato come il nostro e che avrebbe bisogno di unità esistono ben tre parrocchie che tendono a dividere gli abitanti appartenenti ad uno stesso territorio?
-come mai l’orologio della chiesa di Santa Maria Maggiore che suonava ogni quarto d’ora con la relativa “sirena” non suona più o suona solo periodicamente?
-come mai non si riusciti ad acquistare o inserire il castello dei D’Aquino in qualche progetto di valorizzazione del territorio?
-perché della chiesa di San Nicola di Bari , che era ubicata in piazza Mangani, non esistono arredi o altre opere d’arte in essa custodite?
-perché i torrenti, che delimitano il paese, non sono stati mai valorizzati adeguatamente?
E mi fermo qui poiché penso di aver dato solo alcuni spunti per una piccola riflessione. Franco Falvo