Continuano le escursioni e i viaggi culturali del gruppo escursionisti feroletani. Il GEF questa mattina ha compiuto un’altra indimenticabile esperienza riscoprendo uno dei più interessanti ed importanti monumenti nazionali: la Reggia di Caserta. Il gruppo, guidato dal presidente del GEF, Tonino Falvo, ha trascorso un intera giornata ad ammirare gli angoli più belli aperti al pubblico del palazzo reale, testimone di tante importanti vicende storiche. Progettata nel Settecento da Luigi Vanvitelli, incaricato da Carlo III di Borbone, la Reggia, che rappresenta il trionfo del barocco italiano, è una delle più importanti opere del noto architetto napoletano.
La Reggia di Caserta si presenta come un vero complesso monumentale occupando oltre 45.000 mq e con ben cinque piani raggiunge un’altezza di 36 m. Sulla facciata principale ci sono 143 finestre mentre all’interno del palazzo ci sono ben 1200 stanze e 34 scalinate. L’edificio è fabbricato in mattoni e i due piani inferiori sono rivestiti con lastre di travertino. Al suo interno si resta stupiti dal continuo susseguirsi di stucchi, bassorilievi, affreschi, sculture, pavimenti a intarsio. La Pinacoteca al suo interno è organizzata in una serie di stanze collegate e accoglie numerosi dipinti raffiguranti nature morte, eventi bellici e ritratti della famiglia dei Borbone.
Molto affascinante è anche il grandissimo parco della Reggia composto da fontane e cascate.
Il parco è un classico esempio di giardino all’italiana, composto da vasti prati, aiuole squadrate e, soprattutto, non passano inosservati i numerosi giochi d’acqua. Lungo l’asse centrale, si susseguono vasche, fontane e cascate, ornate da grandi gruppi scultorei. Ne risulta un effetto scenografico di grande impatto che raggiunge il culmine nella Grande Cascata. Il parco si estende fino alla sommità della collina antistante il palazzo, dove un giardino inglese fa da cornice ad una passeggiata tra piante esotiche.
Insomma per il gruppo di escursionisti feroletani è stata un’altra esperienza indimenticabile che fa prendere coscienza del grande patrimonio culturale di cui siamo possessori.
F.F.