Esperti dell’associazione di volontariato ARA, presieduto dal presidente Nadia Donato, hanno relazionato a palazzo Cosentini per promuovere il progetto: PREVENIRE IL BULLISMO”.
L’incontro, organizzato dall’istituto comprensivo “Saverio Gatti” di Lamezia Terme in collaborazione con l’associazione “ARA Volontariato” e con il patrocinio dei comuni di Feroleto Antico e Pianopoli, ha visto la partecipazione di genitori, alunni e docenti. Al dibattito, introdotto dal presidente dell’ARA Nadia Donato la quale ha annunciato che nei prossimi sarà aperto a Feroleto anche uno sportello d’ascolto, sono intervenuti il dirigente scolastico Annamaria Rotella che ha accolto positivamente la presente iniziativa, il presidente del consiglio comunale Caterina Rizzuto la quale non solo ha promosso questo incontro ma stà portando avanti da tempo una serie di iniziative unitamente all’Ara l’ultima delle quali una giornata dedicata all’esame gratuita del diabete con oltre trecento prelievi a Feroleto Antico. Breve intervento anche del generale Mario Catroppa che ha sposato il progetto dell’ARA per concludere con le relazioni degli esperti ossia le Dott.sse Angela De Marco, assistente sociale e Marzia Montesanti, psicologa.
Cos’è il bullismo? Come fare a riconoscerlo? E soprattutto, come comportarsi per prevenire e contrastare fenomeni di bullismo a danno dei nostri figli?
Il bullismo si caratterizza per provocazioni e violenze verbali e fisiche perpetrate a danno di uno stesso soggetto e per un periodo di tempo più o meno prolungato. Quando uno scherzo o una presa in giro diventa un accanimento costante e prolungato, tale da condizionare la vita quotidiana di bambini e ragazzi, si parla di bullismo, un fenomeno caratterizzato da dinamiche di violenza fisica e verbale con ripercussioni pesanti. Esistono naturalmente diverse forme di bullismo e per poterlo combattere c’è bisogno della collaborazione tra scuola e famiglie. Naturalmente nel corso del dibattito, al quale sono intervenuti anche alcuni genitori, sono emersi molti fattori come quello amplificato dai social network i quali stanno divenendo mezzi per offendere e diffamare. Comunque la scuola è il primo fondamentale luogo dove si sviluppano le relazioni sociali tra i bambini e proprio per questo ruolo educativo ha anche la responsabilità di promuovere quei valori che possono aiutare a prevenire il bullismo. Molti sono i segnali da non sottovalutare nel loro comportamento per comprendere se sono vittime di bullismo: disturbi psicosomatici, isolamento, frequenti mal di testa, scarso rendimento a scuola, paura di andare a scuola, ecc…In ogni caso non bisogna mai sottovalutare questi elementi ed affrontare qualsiasi tipo di problema o meglio attraverso il dialogo e la collaborazione si possono raggiungere buoni risultati.