“Mario Gaetano non è andato via ma continuerà a rimanere per sempre nei nostri cuori grazie alla sua testimonianza di Fede, grazie alla sua costante presenza nella nostra comunità e grazie ai positivi ricordi e gesti di affetto lasciati alla sua famiglia. Mario Gaetano è qui fra noi, dietro l’angolo che ci guarda, ci osserva e ci invita a continuare a sorridere delle cose che sorridevamo, a proseguire i progetti intrapresi e a vivere nella pienezza della nostra vita”. Questo in sintesi il succo del messaggio lanciato da un gruppo di suoi amici – a conclusione della santa messa celebrata ad un mese dalla sua scomparsa- per ricordare la sua figura di educatore e di cattolico praticante, un gruppo che ha deciso di adottare un bambino a distanza tramite l’associazione di padre Paolino, missionario in Uganda,
perché Mario era un uomo molto altruista. Una funzione religiosa molto sentita che ha richiamato amici, semplici conoscenti e persone dei comuni di Feroleto Antico, suo paese d’adozione, e di Pianopoli, suo paese di nascita e dove ha vissuto la fanciullezza, ma anche persone del circondario di Lamezia Terme dove ha frequentato l’associazionismo cattolico ed ha lavorato. A celebrare la santa messa è stato don Pino Fazio che per circa dieci anni è stato parroco del paese. Don Pino ha conosciuto personalmente Mario Gaetano e con lui ha condiviso tanti momenti di vita cristiana attraverso varie iniziative. Nel corso dell’omelia, interamente dedicata dal parroco a ricordare vari aspetti umani e religiosi della vita di Mario, è stato sottolineato di come Mario riteneva l’appuntamento con la santa messa un incontro importantissimo al quale non rinunciare. Inoltre – ha raccontato ancora don Pino- Mario tutte le sere, sin quando le sue forze glielo hanno permesso, era sempre presente, a fianco del sacerdote, per servire la santa messa. Mario aveva un rapporto molto particolare con la preghiera ritenendola essenziale per la vita di un cristiano e si fermava spesso in Chiesa a pregare e a recitare il rosario. Molto interessante anche l’intervento del teologo Filippo D’Andrea che ha conosciuto Mario tantissimi anni fa quando insieme facevano parte dell’azione cattolica. Tra i tanti flash lanciati dal teologo lametino quello di ricordare che Mario non è divenuto credente quando era sofferente ossia per i suoi problemi di salute ma credente lo è sempre stato. Dunque un uomo forte, tenace, determinato, preparato spiritualmente ma soprattutto un uomo generoso ed altruista che alla sola età di 58 anni si è trasferito da questa vita terrena in un’altra vita “dietro l’angolo” – come hanno sottolineato i suoi amici- da dove continuerà a camminare e a pregare insieme a noi.
FRANCO FALVO