Nel dare gli auguri a tutte le mamme ripropongo una mia vecchia poesia scritta quando ancora ero ragazzo, non so se vi piacerà, ma è un mio piccolo omaggio a tutte le mamme che nel corso della loro vita compiono tantissimi sacrifici per i loro figli. Dovremmo accorgercene più spesso dell’amore che ci vogliono anche se spesso non riescono a manifestarcelo. La poesia si intitola appunto: LA FESTA DELLA MAMMA
Mamma,
oggi è la tua festa,
la festa più bella del mondo
ed io non ho nulla da darti
se non questi versi così calorosi,
se non questo giorno
che è fatto per te.
Non ho nulla da offrirti
se non questa gioia di esserti accanto.
Tu mi hai dato la vita
il dono più grande del mondo
e con enorme fatica
ti sei dedicata alla mia crescita
con amore profondo.
Tu mi hai dato l’amore
conservando il dolore per te.
Nulla mi hai fatto mancare,
mai mi hai fatto soffrire,
hai avuto sempre premura di me.
Quando dormir non potevo
mi cullavi con pazienza infinita
su un soffice lettino,
mentre tu,
per tutta la notte,
senza chiudere occhio
vegliavi gioconda su di me.
E quando mangiar non volevo
mi convincevi con mille storielle
cibandomi come una rondine
ciba le sue rondinelle
restando a digiuno per me.
Seguivi i miei giochi
e mi insegnavi a giocare,
seguivi i miei errori
e mi insegnavi a migliorare
e quando piangevo
mi asciugavi le lacrime
come per dirmi:
piango io per te.
M’insegnasti a parlare
senza mai farmi dire:
ho fame;
e m’insegnasti a camminare
a vedere, a sentire,
m’insegnasti a gioire,
a sperare, a non mentire.
Ma la cosa più grande
che ho imparato da te
mamma
è ad essere uomo
e ad amare
come nessuno mai fè.
(Franco Falvo)