Il primo classificato alla quarta edizione del Premio letterario Ferula D’oro – città di Feroleto Antico è Vittorio Cappelli al quale è stata consegnata la Ferula d’Oro. Al fine di conoscerlo meglio unitamente alla sua opera vincitrice “Emigranti, moschetti e podestà” edita dal Coscile di Castrovillari, riportiamo qui di seguito la motivazione per l’assegnazione del Premio nonchè una sua breve biografia.
LIBRO PRIMO CLASSIFICATO: Emigranti Moschetti e Podestà di Vittorio Cappelli
“L’opera di Vittorio Cappelli si impone per le interessanti tematiche affrontate sulla storia della Calabria dell’Ottocento e Novecento e sulle trasformazioni sociali e politiche della regione, in particolar modo, del territorio del Pollino, ruotante intorno a Castrovillari fino a toccare i confini della Basilicata, sempre in stretta connessione con il centro. Non è quindi l’intera regione l’oggetto del libro. Suddiviso il lavoro in tre sezioni, l’autore con sapiente maestria riesce a mettere in luce i passaggi più incisivi del percorso storico-sociale del Mezzogiorno, tra il 1880 e il 1943, caratterizzato dal flusso migratorio transoceanico che scardina gli assetti tradizionali favorendo le dislocazioni sociali e la serie di rivolte sconosciute e di eccidi originati sia dalla drammatica successione di terremoti che dai significativi mutamenti prodotti dall’emigrazione. Segue la disamina dell’esperienza fascista, intesa come momento decisivo nel processo di nazionalizzazione autoritaria, e della realtà locale intrisa di novità e resistenze che affioreranno nel secondo dopoguerra caratterizzando la grande modernizzazione dell’ultimo quarantennio del Novecento.” ( La Giuria)
VITTORIO CAPPELLI.
Laureato in Filosofia all’Università Statale di Milano, ha insegnato per diversi anni nell’Istituto d’Arte di Firenze (ora Liceo Artistico di Porta Romana). Dal 1995 è professore di Storia Contemporanea all’Università della Calabria, attualmente presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali[1]. Nel 1988 ha fondato la rivista Daedalus. Quaderni di Storia e Scienze Sociali, che dal 2006 si pubblica online[2]. Si è occupato a lungo di storia politica e sociale del Mezzogiorno d’Italia e di storia del fascismo. Tra i suoi interessi è anche la storia culturale italiana tra Otto e Novecento, con particolare riguardo al futurismo e alle avanguardie storiche, alla psicoanalisi e alla letteratura di viaggio. Su questi e su altri temi di ricerca ha svolto interventi, seminari e conferenze presso numerose istituzioni culturali italiane e nelle Università di Napoli, Salerno, Teramo, Verona, Urbino e Firenze, oltre che nell’ateneo calabrese. In anni recenti si è dedicato soprattutto a nuove indagini di storia sociale e culturale, che hanno per argomento l’emigrazione italiana in America Latina. In quest’ambito, ha scritto molti saggi, pubblicati anche in traduzione spagnola e portoghese, in Spagna, Argentina, Colombia e Brasile. Ha tenuto seminari e conferenze, spesso in occasione di simposi e congressi internazionali, presso università e altre istituzioni culturali, sia in Europa (Porto, Portogallo; Gröningen, Olanda) che in America Latina, in specie in Colombia (Bogotá, Barranquilla e Santa Marta) e in Brasile (San Paolo, Brasilia, Rio de Janeiro, Petrópolis, Porto Alegre, Goiânia, Vitória, Fortaleza, Belém e Manaus). È membro della Afehc (Asociación para el Fomento de los Estudios Históricos en Centroamérica) e del CSC (Centro Interuniversitario di Storia Culturale). Dirige per l’editore Rubbettino la Collana “Viaggio in Calabria” e per l’editore Pellegrini la Collana “Senzaconfini”. È membro del Comitato Scientifico della Collana “America Latina. Storia e Cultura”, diretta da Chiara Vangelista per l’editore CISU. È direttore del Centro di Ricerca sulle Migrazioni operante presso l’Icsaic (Istituto Calabrese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea). Per molti anni è stato curatore di mostre d’arte contemporanea presso il Cams (Centro Arti Musica e Spettacolo) dell’Università della Calabria.
- Politica e politici, in Storia delle Regioni. La Calabria, Einaudi, 1985;
- Il fascismo in periferia. Il caso della Calabria, Editori Riuniti, 1992 e Marco, 1998;
- Sguardi. Il Sud osservato dagli ultimi viaggiatori (1806-1956), Rubbettino, 1998;
- Nelle altre Americhe. Calabresi in Colombia, Panamà, Costa Rica e Guatemala, La Mongolfiera, 2004;
- Storie di italiani nelle altre Americhe. Bolivia, Brasile, Colombia, Guatemala e Venezuela, Rubbettino, 2009;
- La belle époque italiana di Rio de Janeiro. Volti e storie dell’emigrazione meridionale nella modernità carioca, Rubbettino 2013.
Curatele:
- Storia dell’Istituto d’Arte di Firenze (1869-1989) (con S. Soldani), Olschki, 1994;
- Luigi Vittorio Bertarelli, Sicilia 1898. Note di una passeggiata ciclistica, Sellerio, 1994;
- Umberto Caldora, La Calabria nel 1811. Le relazioni della Statistica murattiana, Centro Editoriale e Librario dell’Università della Calabria, 1995;
- Francesco Paonessa (1898-1981), scultore, architetto, maestro del ferro battuto, Rubbettino, 2001;
- Tra Sibari e il Pollino. La percezione del paesaggio negli ultimi due secoli, Rubbettino, 2003;
- Luciano Caruso. In Calabria 1973-2002. Mostra retrospettiva di un maestro della poesia visiva e del libro d’artista, Centro Arti Musica e Spettacolo dell’Università della Calabria, 2006;
- Luigi Vittorio Bertarelli e Roberto Giannì, Cicloturisti in Calabria. Due diari di viaggio, Rubbettino, 2007;
- Alberto Savinio, Partita rimandata. Diario calabrese, Giunti, 1996 e Rubbettino, 2008;
- Bernard e Mary Berenson, In Calabria (1908 e 1955), Rubbettino, 2008;
- Calabria Futurista (1909-1943), Rubbettino, 1997 e 2009;
- Italiani in Brasile. Rotte migratorie e percorsi culturali (con A. Hecker), Rubbettino, 2010;
- Nicola Marcone, Un viaggio in Calabria, Rubbettino, 2013.