Chi è Diego Koi? Ne ho già parlato abbondantemente in occasione di alcune sue mostre personali ma vale la pena riproporre sempre le sue iniziative. Infatti il 28, 29 e 30 maggio 2015 sarà a Roma per prendere parte al “WorkShop del disegno iperrealistico con Diego koi” nella White Noise Gallery. Diego Fazio, ormai lo conoscono in molti, è un ragazzo di 26 anni di Feroleto Antico in provincia di Catanzaro. Quello che più impressiona di Diego, oltre alla sua grande bravura, è che è un autodidatta. Solo in seguito, incoraggiato dalle proprie capacità, Diego ha seguito un corso presso il Centro d’Arte Moderna di Lamezia Terme seguito dal noto artista Maurizio Carnevali, il quale è rimasto subito meravigliato dalla bravura del giovane artista che lo ha incoraggiato a proseguire su questa strada.
Il suffisso Koi al suo nome, nasce dall’ unione di un fatto accaduto e di una leggenda, di quando costruisce un laghetto nel giardino di casa e deve decidere quali pesci mettere dentro. Al negozio di animali rimane affascinato da una specie, la carpakoi che, secondo la tradizione cinese, è il simbolo di 
ambizione e di coraggio. Secondo la leggenda cinese, una carpa coraggiosa e perseverante riuscì a risalire le cascate situate sul Fiume Giallo superando ostacoli e spiriti malvagi. Gli dei, impressionati da tanto coraggio, la trasformarono in dragone divenendo così in breve tempo simbolo di chi aspirava a fare grandi cose e di chi non aveva paura ad affrontare le avversità.
I primi riconoscimenti per DiegoKoi arrivano già nel 2011 dalla provincia di Cosenza con il “Premio del pubblico miglior Artista NonfermArti 2011″ e “Premio sezione pittura NonfermArti 2011″ , fuori regione supera le selezioni del Premio Internazionale Arte Laguna di Venezia e del Premio Cairo di Milano. Con il 2013 arrivano anche i successi internazionali con il primo premio come artista emergente al contest internazionale Limen e la sua mostra a Singapore al Raffian ART.
Si rimane davvero impressionati di fronte ai suoi quadri perché osservandoli non si comprende come, dalla consapevolezza di avere in mano un disegno, si passa alla convinzione di guardare una fotografia. Perché l’ Iperrealismo è questo, la precisa rappresentazione del dato reale, della realtà percepita dagli occhi dell’ artista, una raffigurazione così perfetta da sfociare nel Realismo radicale.
