Il libro “Bella e la sua gente- secondo volume” di Tonino Spena sarà presentato martedì prossimo, 10 febbraio, alle ore 10,30 presso la sala conferenze dell’I.P.S.C.O.A “Luigi Einaudi” di Lamezia Terme. Alla presentazione del corposo volume interverranno: la dottoressa Rossana Costantino, preside dell’Istituto, l’autore del libro Tonino Spena, il prof. Tommaso Cozzitorto, critico letterario e l’organizzatrice dell’evento la professoressa Caterina Spena. Un libro già segnalato ed apprezzato poiché raccoglie la testimonianza storica di Bella, rigoglioso ed antico quartiere di Lamezia dove l’autore è nato e cresciuto e dove vive tutt’ora. Il libro racconta le storie degli abitanti del quartiere Bella in ben 380 pagine illustrate che l’autore dedica a tutti quelli che non abitano più nella frazione perché partiti, e che non possono più vivere le sue viuzze, caratteristiche e uniche. “In particolar modo – dice Spena – quella che porta alla Madonna delle Spine dove, per l’appunto, abitavano i suoi genitori. “Tonino Spena, autore di altri libri a carattere letterario, ultimamente si stà dedicando alla riscoperta storica del suo amato quartiere e lo stà facendo con molta passione e professionalità dedicando tantissimo del suo tempo libero ad ascoltare la gente del luogo, soprattutto quella più anziana, e a raccoglierne le preziose testimonianze. Inoltre recentemente con il primo volume di “Bella e la sua gente” stato premiato al “Premio letterario Ferula d’Oro-città di Feroleto Antico” con la seguente motivazione: Il testo fotografico sul quartiere Bella dimostra che la fotografia non ha soltanto una funzione narrativa, ma anche quella di fonte storica. Alla fotografia gli storici attribuiscono valore di documento perché la si ritiene uno strumento più veridico di altri, cioè più capace di cogliere la verità e meno capace di mentire. Nella raccolta fotografica di Tonino Spena sono soprattutto le immagini fotografiche private e non ufficiali ad assumere un indubbio valore di fonti informative e di testimonianza sulla vita quotidiana, sulla cultura popolare, sugli atteggiamenti mentali, individuali e collettivi che sfuggono o sono impossibili da ricavare dalla documentazione
scritta disponibile.”
Gli auguriamo di continuare su questa strada poiché raccogliere le testimonianze storiche di un luogo e tramandarle agli altri è compito molto difficile.
Franco Falvo