Trent’anni fa scrivevo così:
“28 luglio 1985
Amo la Calabria, questa terra così fragile
ma ricca di incantevoli luoghi, così misteriosa e strana.
Amo soprattutto il paese dove vivo.
Molti sono gli aspetti negativi ma tutto sommato è bello viverci.
Questo amore nasce forse dal mio attaccamento
a tanti luoghi d’infanzia e a tante persone,
a tanti affetti e a tante abitudini.
L’amo soprattutto per la tranquillità che vi regna d’inverno;
per l’odore delle acacie che si sparge per le strade semideserte;
per i rintocchi dell’orologio del campanile
che ogni quarto d’ora spezzano il suggestivo silenzio del paese;
per le viuzze ripide fatte a gradini
che si snodano come serpi tra le case.
Amo la sera, mia fedele compagna di solitudine,
sempre fresca e tranquilla ed amo il giorno
animato da pochi ma simpatici eventi di vita quotidiana.
Amo il mio paese e la gente che ci vive.
Di ogni bimbo ne conosco la madre
e di ogni madre conosco il proprio uomo.”
Tratto dal libro di racconti e scritti vari
“Vita nell’ombra” di Franco Falvo
(Silipo e Lucia editori- 1991)