LA STORIA DEL CONVENTO DEI SANTI “FILIPPO E GIACOMO” DI FEROLETO ANTICO IN LOC. SAN FILIPPO

LA STORIA DEL CONVENTO DEI SANTI “FILIPPO E GIACOMO” DI FEROLETO ANTICO IN LOC. SAN FILIPPO

campanella appartenuta al cenobio basiliano dei Santi Filippo e Giacomo di Feroleto

campanella appartenuta al cenobio basiliano dei Santi Filippo e Giacomo di Feroleto

Dopo aver parlato della storica campanella di San Nicola, su richiesta di alcuni lettori, propongo qualche notizia sul convento dei basiliani che avevamo sul nostro territorio.

Il convento di San Filippo e Giacomo, detto anche Petrolìo, sorgeva sul monte San Filippo, in territorio di Feroleto Antico, sopra la moderna Pianopoli. Il Fiore scrive a tal proposito:“ SS. Filippo e Giacomo di Feroleto, monasterio antichissimo fabbricato sopra l’eminenza di un colle, che riguarda l’abitato della parte orientale, che oggidì chiamasi S. Filippo e di cui tutt’ora nei tempi presenti se ne veggono le rovine. L’antichità si argomenta da una campana di duecento libbre incirca, di cui si veggono le immagini dè Santi Apostoli coll’ arme di Feroleto, cioè un soldato con ferro e teschio in mano, e vi è ancora a chiarissimi caratteri l’anno in cui fu fatto, ed è il 616.”

Questa data del 616 è inverosimile per alcuni, ed in realtà mancano delle notizie precise. Oggi la campanella si trova nella chiesa di Santa Maria Maggiore.

Secondo padre Russo invece il Convento fu fondato dai Normanni ( dovrebbe risalire pertanto al secolo XI) che lo dotarono con i beni di un precedente cenobio brasiliano. Il medesimo ci fa sapere che il periodo più florido per i monasteri della Calabria fu quello sotto Federino II, grazie alla tolleranza del suo governo.

Con lui si erano per esempio avvantaggiate le abbazie latine di Sant’ Eufemia e di Corazzo.

Negli anni 1457-1458 fu visitato dall’inviato apostolico d’Athanase   Chalckeopoulos, il quale constatò che la badìa ormai era ”deducta ad ruinam”.

La reggeva un certo frà Antonio di Feroleto il quale, in un primo momento, non si volle nemmeno incontrare con il Visitatore Apostolico.

L’ascesa del monachesimo latino, favorito dai normanni, aveva segnato il declino del monachesimo greco. I cenobi greci più piccoli sparirono presto; i grandi, come quelli di San Filippo e Giacomo resistettero più a lungo ma ebbero una vita assai grama. Il cenobio di San Filippo e Giacomo, durante il seicento e settecento, cadde in commenda ed una parte dei suoi beni terrieri furono rapinati dai proprietari limitrofi e dagli amministratori dei commendatari che vivevano ordinatamente a Roma.

Quello che era rimasto in parte fu venduto dalla Cassa Sacra (1784-1796) ed il resto dallo stato unitario dopo il 1867”.

L’ ‘edificio che un tempo ospitava il convento è stato ristrutturato ed oggi al suo posto vi è  il ristorante San Filippo.

(notizie tratte dal libro di Franco Falvo: Feroleto Antico, storia ed attualità, ed. La Rondine, CZ).

Franco Falvo

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