Un edificio sacro di notevole importanza per l’abitato di Feroleto è stata la chiesa di San Nicola di Bari, in seguito elevata a parrocchia. Questa, ubicata, proprio sul lato della piazzetta era molto frequentata dai fedeli, i quali, vi svolgevano regolarmente insieme al sacerdote le normali funzioni religiose.Nel suo interno erano conservati diversi dipinti, tra cui uno che merita di essere menzionato per il suo valore artistico e che era proprio posto sull’altare maggiore: era la raffigurazione dell’ascensione di Cristo e della Vergine e, nella parte bassa del dipinto, la raffigurazione delle anime del Purgatorio.Continuando la storia di questa chiesa va aggiunto che in seguito al catastrofico terremoto del 1638, che ridusse in cattivo stato l’edificio, furono eseguiti necessari restauri.A lavori ultimati (era l’anno 1723) con un decreto vescovile del 1724 fu ripristinata -quasi a dare inizio ad una seconda vita della chiesa, – l’antica confraternita, detta del Purgatorio, richiesta da molti fedeli a mons. Angeletti.
Il decreto vescovile col quale fu ripristinata questa confraternita conteneva delle condizioni importanti che i confratelli erano tenuti a rispettare, come per esempio fare esercizio di pietà in tutti i giorni di festa guidati dal padre spirituale, oppure essere tenuti a pagare una piccola somma di denaro per la manutenzione ordinaria della chiesa e così via.
“….Da un verbale redatto il 5 febbraio 1883 risulta che le cariche sociali esistenti nella confraternita del Purgatorio erano numerose. Durante la citata assemblea dei fratelli, infatti, furono eletti il Priore, il segretario, l’esattore, un secondo segretario, un maestro dei novizi, un maestro delle cerimonie, un gonfaloniere, un cantore, un infermiere, un organista, un sacrestano, un tabellario, due razionali, il procuratore della festa del Carmine ed un procuratore della festa dell’Addolorata”.
I ruderi di questa chiesa furono fatti scomparire definitivamente nel 1969 – 1970 , per dare più spazio alla piazzetta Mangani. Comunque per la sua posizione centrale nel paese, la sua vecchia loggetta delle scale esterne posta sul lato ma sporgente sulla piazza, fu utilizzata spessissimo – prima della sua definitiva demolizione – dai politici in occasione dei comizi elettorali.
(notizie tratte libro di Franco Falvo: Feroleto Antico, storia ed attualità, ed. La Rondine-Catanzaro, 2008)