Domenica scorsa insieme ad alcuni amici, nel nostro itinerario -che aveva come meta finale l’ascolto della santa messa nel santuario di Porto a Gimigliano- ci siamo fermati a visitare anche i resti della grandiosa abbazia di Santa Maria di Corazzo, fondata dai benedettini nell’XI secolo in prossimità del fiume Corace. Siamo rimasti molto contenti nell’essere stati accolti da un gruppo di volontari che ha deciso di prendersi a cuore le sorti di questo luogo. In particolare abbiamo apprezzato l’accoglienza del sig. Antonio Mangiafave il quale, con tanta pazienza e con grande conoscenza della storia del luogo, ci ha fatto da guida turistica raccontandoci le vicende di questa antica abbazia. Costruita nel 1060 e ricostruita successivamente dai cistercensi nel XII secolo, danneggiata una prima volta dal terremoto del 27 marzo 1638 e ancora dopo dal disastroso terremoto del 1783. Dopo questa data il monastero venne progressivamente abbandonato e spogliato delle opere artistiche che conteneva: le sue rovine sono visibili in località Castagna, una frazione di Carlopoli (CZ), ai confini con Soveria Mannelli (CZ). La storia di Santa Maria di Corazzo si incrocia con quella di Gioacchino da Fiore, che qui vestì l’abito monacale.
Oggi questo antico e mistico luogo è stato riportato a nuova vita da un gruppo di persone che ne hanno fatto un centro di aggregazione senza barriere. Infatti, come ci ha spiegato la guida turistica Antonio Mangiafave, l’abbazia è inserita nel progetto “Gedeone” che mira alla tutela, valorizzazione e riscoperta di questo luogo attraverso diverse attività di volontariato che vanno dalla coltivazione dei terreni circostanti all’abbazia, alle visite guidate a gruppi o singoli che decidono di recarsi in questo luogo, alla manutenzione dello stato dei luoghi per renderli fruibili al pubblico e ad altre attività legate sempre alla promozione del luogo. Pertanto nei vostri weekend vi consiglio di recarvi in questo meraviglioso e incantevole posto reso ancora più interessante dalla conoscenza della sua storia attraverso le spiegazioni del sig. Antonio Mangiafave.
Per informazioni su varie iniziative, per visite guidate , ecc……potete mettervi in contatto al seguente indirizzo di posta elettronica: amangiafave@tiscali.it
FRANCO FALVO