FEROLETO ANTICO. (il Quotidiano 07.10.2010) Dopo una giusta e meritata pausa estiva i ragazzi hanno ripreso le attività scolastiche ed in concomitanza con queste, a distanza di qualche settimana, anche tutte le attività parrocchiali. Con una cerimonia che si è svolta nella chiesa di Santa Maria Maggiore si è dato il via ad un nuovo anno di attività parrocchiali. All’incontro, coordinato dal parroco di Feroleto Antico don Pino Fazio vi hanno preso parte tutti i ragazzi che frequentano la parrocchia di Santa Maria Maggiore in Feroleto Antico unitamente ai loro genitori ed ai loro nuovi catechisti. All’interno della chiesa il sacerdote ha presentato ufficialmente ai ragazzi, circa una ottantina, suddivisi per età e per classi scolastiche, i rispettivi catechisti, augurando loro un buon lavoro. Ha altresì sottolineato l’importanza della catechesi nella vita dei ragazzi. “ Il catechismo – ha spiegato don Pino – è molto importante nella vita dei vostri figli perché attraverso di esso imparano a conoscere Dio, loro creatore e Padre e i suoi comandamenti, che sono la vera legge della libertà e della vita. Imparano a conoscere Gesù, la sua vita con i suoi meravigliosi esempi ed insegnamenti. Pertanto – ha concluso don Pino – invito voi genitori a sostenere con il vostro apprezzamento l’impegno della comunità parrocchiale e soprattutto dei catechisti che mettono gratuitamente il loro tempo a disposizione dei vostri figli”. Inoltre il parroco ha comunicato che la catechesi vera e propria inizierà sabato prossimo, 9 ottobre, alle ore 16,00 nella casa canonica. Successivamente ha illustrato tutte le altre attività che saranno svolte nel corso dell’anno liturgico ed infine ha sottolineato l’importanza dell’impegno dei ragazzi nella vita comunitaria della propria parrocchia, un impegno che deve essere testimoniato sia con la partecipazione alla catechesi che con quella alla messa domenicale, giorno da dedicare al Signore. Dopo i discorsi tutti i ragazzi, guidati dai loro catechisti, all’interno della chiesa hanno trascorso alcuni momenti dediti alla preghiera.
FRANCO FALVO