PIANOPOLI. LA DISCARICA NON DOVEVA SORGERE. ANNUNCIATE PROTESTE SE CONTINUANO AD ARRIVARE TIR CAMPANI.

PIANOPOLI. LA DISCARICA NON DOVEVA SORGERE. ANNUNCIATE PROTESTE SE CONTINUANO AD ARRIVARE TIR CAMPANI.

PIANOPOLI. (il Quotidiano  06.11.2010 a firma Franco Falvo).Mentre all’interno della sala consiliare si svolgeva il consiglio a porte chiuse con  sindaci, consiglieri provinciali e regionali, fuori dal municipio si dava luogo ad un’ acceso dibattito organizzato dal comitato “no alla discarica”. In molti, tra cui alcuni consiglieri comunali di minoranza, rappresentanti di associazioni ambientaliste e rappresentanti istituzionali e di partito si sono alternati, parlando con un megafono per far risuonare le loro proteste, esternando le loro posizioni ma soprattutto le loro preoccupazioni. Rosa Tavella di rifondazione comunista, molto chiara e diretta, ha sostenuto che tutta questa vicenda è nata perché si è cercato di fare cassa con la discarica e che un problema economico di un comune non si può risolvere in questo modo mettendo a repentaglio la salute dei cittadini.  Se è vero che il sindaco Cuda e il sindaco Speranza – ha affermato – sono oggi preoccupati per la scelta di Scopelliti di portare in Calabria la spazzatura campana bisogna allora incontrarsi in un tavolo per discutere tutti insieme e non a porte chiuse come il consiglio di questa sera anche se il problema  è che questa discarica non doveva essere costruita in questo luogo. Inoltre – ha concluso Tavella – non dobbiamo permettere più che la Calabria diventi una pattumiera. Alba Nanci, consigliere  comunale di minoranza, nel continuare la sua protesta contro la decisione della costruzione della discarica in questo sito, ha illustrato in seguito ad un suo sopralluogo avvenuto nei giorni scorsi, la situazione in cui si è venuta a trovare la discarica dopo le abbondanti piogge . “Una situazione disastrosa – ha spiegato-  dove si poteva notare una frana all’interno dell’area che in qualche modo avevano indebito i teli  posizionati sulle pareti e a valle la presenza di alcuni mezzi meccanici semicoperti di acqua mentre una parte dei rifiuti conferiti,  a causa di un carente drenaggio della zona,  galleggiavano insieme all’acqua  piovana; mi chiedo – ha ribadito –  chi il 10 luglio scorso  è stato così irresponsabile  da concedere l’apertura della discarica con la strada di accesso che passa su un torrente e che con piccole piogge si riempie d’acqua? Interventi duri anche di alcuni rappresentanti  della RDT (rete difesa del territorio)  giunti da Crotone per  criticare l’operato di quegli amministratori  che hanno svenduto il territorio calabrese permettendo la costruzione di discariche come quella di Pianopoli. Tra gli interventi della RDT molto significativo quello di Franco Iachetta il quale non ha esitato a rivolgere dure critiche all’operato di Italo Reale  e a tutti quei sindaci incapaci di prendere delle decisioni a favore della tutela e salvaguardia della salute dei cittadini. Se tornano i camion alla discarica – ha concluso Iachetta –  saremo a Pianopoli a protestare con  i cittadini. Domenico Prejanò del circolo Italia dei Valori di Pianopoli ha esternato la sua disapprovazione per la scelta dell’amministrazione comunale di far costruire una discarica privata in un territorio non adatto. Una cosa è certa – ha sostenuto Prejanò-  l’amministrazione di Pianopoli ha fortemente sostenuto la realizzazione della discarica dichiarando, addirittura, che la stessa avrebbe portato benessere, ed inserendola nel proprio programma elettorale nonostante la discarica fosse un opera privata. L’inadeguatezza della scelta – per Prejanò-  rimarrà come una macchia indelebile sulla responsabilità amministrativa. Oggi c’è grande attenzione sul sito, speriamo sia la volta buona che anche la gente calabrese, abituata ad accettare tutto in silenzio, prenda coscienza del reale rischio che corrono la salute del territorio e dei cittadini”. Comunque attorniati da un bel gruppo di persone  gli interventi si sono susseguiti sino al termine della conferenza dei sindaci ed amministratori che si è svolta a porte chiuse e protrattasi per circa due ore  e alla quale hanno vi preso parte sindaci ed amministratori del circondario tra questi quello di Serrastretta, Mascaro, di Maida, Amantea, di Feroleto Antico, Rocchi, l’assessore lametino Piccioni e il deputato del PD  Doris lo Moro e il consigliere provinciale  Pietro Fazio.  Doris Lo Moro ha spiegato  che la sua era una presenza doverosa, una presenza necessaria per fare chiarezza  ed avere delle spiegazioni su questa situazione  gestita male da Scopelliti  ma anche dal governo centrale  che ha scaricato tutto sugli enti locali ma anche su tutte le altre regioni come la Calabria che vive già di per sé un emergenza ambientale. Renato Mascaro, sindaco di Serrastretta, ha espresso anche il suo rammarico per questa situazione gestita male e si è detto pronto  e disposto a collaborare per impedire  che altri rifiuti campani giungano a Pianopoli.

FRANCO FALVO

Franco Falvo

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